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Spending review, Cottarelli: risparmi destinati a taglio cuneo fiscale

Carlo Cottarelli, mister Spending Review, in una foto del dicembre 2011, quando era ancora direttore del dipartimento di Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, a Washington. REUTERS/Stephen Jaffe/IMF/Handout (Reuters)

ROMA (Reuters) - I 32 miliardi di risparmi da realizzare attraverso la spending review tra il 2014 e il 2016 saranno utilizzati soprattutto per ridurre il cuneo fiscale, contribuendo a rilanciare per questa via la competitività delle imprese italiane. Lo ha detto oggi il commissario alla revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli. L'obiettivo dei 32 miliardi di risparmi, annunciato il 18 novembre dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, è "ambizioso ma fattibile", ha detto l'ex dirigente del Fondo monetario internazionale alla trasmissione Rai Radio Anch'io. "E' ciò di cui l'Italia ha bisogno soprattutto per ridurre la tassazione sul lavoro e portarla al livello medio della zona euro. Ora siamo sopra la media, ad un livello che riduce la competitività del lavoro italiano", ha detto il commissario. "Una parte dei risparmi andrà per investimenti prioritari, un'altra parte per ridurre deficit e debito, ma la maggior parte è per il cuneo fiscale", ha precisato Cottarelli. Il commissario per la revisione della spesa ha detto che uno dei temi centrali della ricognizione è quello dei costi standard per gli acquisti di beni e servizi nella pubblica amministrazione. "E' un tema centrale per la revisione della spesa. Il dato che più impressione e che gli acquisti fatti fuori della Consip - la centrale degli acquisti - in media sono più elevati del 25% rispetto a quelli fatti in Consip. Chiaramente c'è qualcosa che non va", ha detto Cottarelli dicendosi certo che quella è un'area in cui "si possono ottenere importanti risparmi con gli strumenti giusti". MENO "PENSIONI D'ORO" E PIU' "PIEDI BLU" Altro capitolo è quello delle cosiddette pensioni d'oro. "Anche questo è un tema a cui lavorare con attenzione perché ci sono problemi importanti di costituzionalità. Resta la domanda se il paese si può permettere di pagare pensioni molto elevate quando la tassazione del lavoro è molto elevata e quando ci sono altre pensioni estremamente basse". Uguale ragionamento fa Cottarelli per quei dipendenti pubblici che hanno stipendi particolarmente alti o per le "auto blu", "una cosa su cui si può ancora fare moltissimo che è un simbolo importante". Poi il commissario per la revisione della spesa spiega che a lui era stata assegnata una auto blu, che però ha rifiutato. "Ci hanno provato e io l'ho rifiutata. Mi sembra che sia non appropriato per un funzionario pubblico come me avere l'auto blu e l'autista. Io me ne vado in giro a piedi e c'avrò le scarpe blu e va benissimo per la salute", ha detto. "In Inghilterra ogni ministero ha una macchina per il ministro. Non so se questo si possa immediatamente applicare per l'Italia, ma credo che sia un buon criterio da cui partire". Altro capitolo, simbolico e sostanziale, è quello della spea degli enti costituzionali, su cui però l'azione coordinata da Cottarelli non può intervenire direttamente. "Abbiamo indicato nel nostro programma che gli enti costituzionali devono fare la loro spending perchè non possiamo intervenire direttamente per questa autonomia che questi enti hanno. Noi solleciteremo e metteremo a disposizione i nostri strumenti metodologici. Non vedo perchè non dovrebbero farlo, quando tutto il resto della PA fa la spending review diventa difficile non farlo", ha detto Cottarelli. Quanto al metodo, nell'azione di taglio delle spese dei ministeri, Cottarelli ha spiegato che dovrà avvenire sotto la gestione degli stessi enti all'interno dei gruppi di lavoro previsti. "E' impossibile una revisione della spesa contro la PA. Bisogna farla insieme. Il principio fondamentale di questa revisione spesa è che i ministeri svolgono un ruolo principale nei gruppi di lavoro che saranno gestiti dai ministeri", ha spiegato. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia