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Confindustria appoggia agenda Renzi su riforme e Ue

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Antonella Cinelli e Stefano Bernabei ROMA (Reuters) - La crescita sperata quest'anno potrebbe non esserci, ma il risultato del voto di domenica dà forza alla politica delle riforme del governo Renzi, ha detto oggi il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, fiducioso che ora il semestre di presidenza italiana dell'Ue possa essere l'occasione per ridurre gli eccessi dell'austerity. "Il governo può agire con determinazione, con il vento della legittimazione popolare alle spalle", ha detto Squinzi nella sua relazione all'assemblea annuale di Confindustria. Squinzi avverte che "anche quest'anno la crescita che vorremmo vedere non ci sarà e, assieme alla crescita, non ci sarà il lavoro", riferendosi al -0,1% stimato da Istat per il Pil del primo trimestre. Ma il risultato elettorale "straordinario" alle Europee - con il Pd che ha preso quasi il 41% dei voti - e l'azione "vivace" intrapresa dalla squadra di Matteo Renzi, dice Squinzi, "ci fanno sperare che la stagione delle riforme istituzionali adesso parta per davvero". Il semestre italiano di presidenza dell'Ue, che inizia a luglio, può essere l'occasione per ridurre il peso delle politiche di austerity: "L'Italia è il Paese più adeguato e convinto per sostenerlo e ha oggi un mandato forte". Confindustria confida in un prossimo intervento della Banca centrale europea che blocchi sul nascere il rischio di eventuali spirali negative legate ad effetti di recessione e deflazione. "Bene farà la Bce a intervenire per spezzare sul nascere l'eventualità di un effetto combinato recessione/deflazione che metterebbe nuovamente l'Unione e l'euro a repentaglio", ha detto Squinzi. LAVORARE SU MERCATO LAVORO, BENE MINIBOND "Sulla scheda uscita dall'urna c'è scritto: fate le riforme", ha detto Squinzi in uno dei passaggi della sua relazione applauditi dall'assemblea. Confindustria chiede che si facciano la legge elettorale e la revisione della Costituzione e del Titolo V. Ma chiede anche e soprattutto azioni a sostegno del lavoro. Al governo gli industriali chiedono in primis di semplificare e rendere più flessibile il contratto a tempo indeterminato - "Non abbiamo bisogno di un nuovo contratto, neppure a tutele crescenti" - e detassare il salario di produttività anche se nasce da un'iniziativa unilaterale dell'imprenditore. Chiedono poi azioni efficaci per la formazione e il ricollocamento dei lavoratori, e hanno dato la disponibilità al governo a impegnare in questo senso loro fondi, come spiegano rappresentanti di Confindustria. Dal governo, ha detto Squinzi, "qualche misura reale si è vista" per rimettere l'industria al centro delle politiche, come nel caso della riduzione del cuneo fiscale. Resta tuttavia il nodo della ristrettezza del credito mentre stentano a ripartire gli investimenti. Vanno dunque "nella giusta direzione" le misure con cui il governo sta spingendo il nuovo strumento dei minibond. "IMPERDONABILI" MACCHIE A EXPO Anche se in Italia "il sabotaggio della crescita appare sistematico", le imprese italiane mostrano di essere pronte a investire, come ha detto ieri Squinzi nella parte privata dell'assemblea annuale. "Chi ha investito in innovazione, in conoscenza e crescita delle competenze dell'impresa ha saputo superare la crisi", anche se resta il dato delle 120.000 imprese che hanno chiuso i battenti tra il 2001 e il 2013, con quasi 1,2 milioni di posti di lavoro persi. Una vetrina importante per l'Italia sarà l'Expo di Milano, finito però al centro di un'inchiesta per corruzione. "Qualsiasi macchia si faccia all'Expo non è grave, è imperdonabile, perché la si fa a danno dell'intero Paese", ha detto Squinzi, spiegando che Confindustria sta rendendo più restrittive le sue norme interne anti-corruzione. "A noi il dovere di difendere la nostra casa dai corruttori che ci danneggiano e di denunciare i corrotti che ci taglieggiano. Queste persone non possono stare in Confindustria". Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia