Strage Parigi, al Qaeda in Yemen rivendica attacco a 'Charlie Hebdo'

DUBAI (Reuters) - Al Qaeda nello Yemen ha rivendicato la responsabilità dell'attentato al settimanale francese 'Charlie Hebdo' in cui la scorsa settimana sono morte 12 persone, per "gli insulti rivolti al profeta Maometto". E' quanto si evince da un video diffuso su YouTube. "Per quanto riguarda la santa battaglia di Parigi, noi, l'Organizzazione di al Qaeda al Jihad nella penisola arabica, rivendichiamo la responsabilità di questa operazione come vendetta per il messaggero di Dio", ha detto nel filmato Nasser bin Ali al-Ansi, principale ideologo del braccio yemenita di al Qaeda (Aqap). Ansi ha detto che colui che "ha scelto l'obiettivo, ideato il piano e finanziato l'operazione è la guida dell'organizzazione", senza tuttavia nominare nessuno. Senza fornire ulteriori spiegazioni ha detto inoltre che l'attacco è stato portato a termine per "impelmentare" l'ordine del leader supremo di al Qaeda, Ayman al-Zawahri, che ha sollecitato i musulmani a compiere attacchi in Occidente con tutti i mezzi a disposizione. Aqap è giudata da Nasser al-Wuhayshi, braccio destro di Zawahri nella gerarchia dell'organizzazione. "L'abbiamo fatto per mettere in pratica il comandamento di Allah e sostenendo il suo messaggero", ha detto Ansi. Al momento non è possibile verificare la autentitictà del video, che riporta il simbolo del gruppo media di al Qaeda, al-Malahem. Il primo numero del settimanale 'Charlie Hebdo' pubblicato dopo gli attentati della scorsa settimana è andato a ruba in pochi minuti nelle edicole in tutta la Francia. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia