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"Stranger Things", da dove arriva il cappellino Ceramiche Ariostea di Lucas

Un'immagine della terza stagione di "Stranger Things" (Netflix).
Un'immagine della terza stagione di "Stranger Things" (Netflix).

La terza stagione della serie televisiva già diventata cult Stranger Things ha debuttato su Netflix lo scorso 4 luglio, per la gioia di milioni di fan. Il telefilm di fantascienza ambientato negli anni ‘80 ideato dai fratelli Duffer vede al centro un gruppo di amici alle prese con una dimensione alternativa ricca di misteri e legata ad esperimenti di scienziati russi.

L’ambientazione di Stranger Things ricostruisce con grandissima cura l’epoca degli anni Ottanta in una cittadina fittizia, Hawkins, nell’Indiana, con tanto di citazioni e riferimenti culturali, come ad esempio, proprio in questa terza stagione appena lanciata, l’uscita nelle sale del classico “Ritorno al futuro” e l’introduzione sul mercato della New Coke.

Molti fan della serie tv della nostra penisola si sono accorti di un curioso dettaglio: la presenza del brand italiano Ceramiche Ariostea campeggiare sul cappellino che porta uno dei protagonisti, Lucas.

Il cappellino di Lucas brandizzato Ceramiche Ariostea (Netflix).
Il cappellino di Lucas brandizzato Ceramiche Ariostea (Netflix).

La Ariostea è stata una squadra maschile italiana di ciclismo su strada, attiva nel professionismo dal 1984 al 1993 e sponsorizzata dall’omonima marca di ceramiche con sede a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia.

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L’azienda Ceramiche Ariostea è stata fondata nel 1961 ed era già attiva negli anni Ottanta negli Stati Uniti. Nelle grandi città americane c’è stata per un buon periodo tra fine anni Ottanta e anni Novanta la moda di portare anche cappellini da ciclista: questo potrebbe essere il motivo per cui vediamo Lucas con il cappellino, nel 1985.

Il giorno dopo l’uscita della serie, la Ariostea ha pubblicato un post sui social, legato a Stranger Things:

Il brand italiano è solo uno dei tanti che compaiono nella serie tv come product placement: secondo quanto riporta il New York Times, la produzione ha stretto accordi con ben 75 aziende. Che in realtà sono poche se si fa un paragone con i product placement di altre serie Netflix come House of Cards, Daredevil e The Defenders.

Il sito specializzato Concave Brand Tracking ha analizzato i product placement presenti negli 8 episodi della terza stagione di Stranger Things, contandone oltre 100 e stilando la classifica dei 10 marchi più rappresentati: Coca-Cola, Cadillac, Chevrolet, Casio, 7-Eleven, Sharp, Adidas, Pentax, Reebok e Burger King.

La New Coke in "Stranger Things" (Netflix).
La New Coke in "Stranger Things" (Netflix).

Coca-Cola in particolare è presente in ognuno degli otto episodi per un totale di 5 minuti e mezzo, con una forte visibilità del logo e anche una citazione nel dialogo dei personaggi nell’episodio 7.

L’azienda ha inoltre approfittato della popolarità della serie tv per riproporre la New Coke, che nel 1985 rimase in commercio solo 79 giorni, sommersa dalle proteste dei consumatori.

La collaborazione tra il brand e Netflix ha portato alla produzione di circa cinquecentomila New Coke. Il CEO di Coca-Cola, James Quincey, ha spiegato che non si aspettano un grande guadagno da questa nuova produzione limitata, ma rimane soddisfatto da quello che è stato realizzato: "Adoro quando un'operazione del genere si inserisce in modo del tutto naturale nella storia. È così che un product placement si dovrebbe fare. Se invece viene forzato, allora non funziona.”