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Le strategie della settimana hanno premiato i big bancari ed FCA

Le strategie della settimana hanno premiato i big bancari ed FCA

Inizio di anno all’insegna dell’Italia. Nonostante le valutazioni delle case d’affari vedano periodi d’incertezza all’orizzonte, a causa dell’imminenza delle elezioni politiche il 4 marzo prossimo, Piazza Affari ha stupito tutti. Con un rendimento superiore all’8% da inizio anno, l’indice FTSE Mib si è imposto alla ribalta dell’attenzione internazionale come il miglior listino fra i Paesi. Bisogna risalire a maggio dello scorso anno per poter rilevare tassi di crescita delle quotazioni così elevati, senza contare la forte inclinazione verticale dell’attuale trend e l’assenza di volatilità verso il basso.

Condizioni fertili per poter implementare strategie a leva utilizzando i Certificati d’investimento. Fra i prodotti più scambiati nel corso della settimana all’interno del segmento SeDeX di Borsa Italiana, il certificato Turbo Long FTSE Mib (Isin NL0012321145 ) ha registrato un sensibile incremento sui volumi (247 contratti pari a 1,069,567.27 euro). Mancano circa sei mesi alla scadenza e la distanza dal knockout, pari a 21.500 punti, permette di cavalcare l’attuale trend con sicurezza.

Fra i temi centrali della settimana ancora le banche. L’incontro avvenuto a Roma fra i vertici di Bankitalia e la presidente del Supervisory Board del SSM, Danièle Nouy, non ha prodotto grandi novità in quanto Bruxelles avrebbe ribadito le proprie posizioni riproponendo a i criteri dell’Addendum quali la copertura integrale dei crediti deteriorati, entro due anni per quelli non garantiti ed entro sette anni per i garantiti.

La notizia non ha però scosso i titoli del settore a Piazza Affari, che continuano ad essere sostenuti dalle ipotesi di una normalizzazione della politica monetaria. Intesa Sanpaolo ed UniCredit hanno sperimentato una buona performance borsistica che li ha catapultati in prossimità dei massimi relativi dell’anno.

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L’insieme di queste evidenze ha smosso il mercato dei Certificates. Prova ne è l’elevato controvalore transitato sui Turbo Long Intesa Sanpaolo (Isin NL0012322986 ) e UniCredit (Isin NL0012323869 ) . Il primo, con 1,716,726.39 euro di controvalore è salito fino ad un massimo a 0,93 euro; con una leva pari a circa il 3,37 ha mantenuto ad una distanza superiora al 35% il livello di knock out.

Meno decisa la risalita di UniCredit e, dunque, lo strumento che ne replica la performance è rimasto più indietro pur presentando una leva ancora interessante, circa 5, e distanziando il livello di knock out fissato a 13,90 euro di oltre 20 punti percentuali.

Infine FCA, fra i temi più caldi da inizio anno a questa parte. Si guarda alla storia ma anche e soprattutto al futuro della casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne. Dietro al poderoso rally che da inizio anno sta interessando il titolo sulle piazze azionarie di Milano e New York vi è infatti una molteplicità di fattori da ricondurre non solo ai numeri brillanti messi in luce nel 2017 (FCA è stato il miglior titolo del FTSE Mib con il +73% da inizio anno) ma anche alle energiche aspettative sul 2018 per la casa automobilistica.

Il Mini future su FCA (Isin NL0012319073 ) si è prestato molto bene a chi ha voluto cavalcare questo trend verticale che ha portato il titolo a sfiorare la storica soglia dei 20 euro per azione la scorsa ottava. La leva del Mini long è pari a 2,67 un valore ancora contenuto che consente allo strumento di mantenersi su livelli appetibili al mercato.

Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online