Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.050,56
    +267,35 (+0,52%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.172,38
    -36,31 (-3,00%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4779
    +0,0065 (+0,44%)
     

Taglio cuneo fiscale, per ministro Padoan si coprirà con spending review e misure una tantum

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (S) ascolta il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan durante la seduta alla Camera per il voto di fiducia al nuovo governo. Roma, 25 febbraio 2014. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

MILANO (Reuters) - Il nuovo governo darà priorità all'abbattimento del cuneo fiscale, che pesa sui salari e sul costo del lavoro, concentrando l'intervento in una direzione unica e attingendo a 5 miliardi che verranno dalla spending review e, per i restanti 5 miliardi, a misure transitorie come il rientro di capitali. Nella sua prima intervista da ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan mette dunque al primo posto del suo programma la crescita, dando priorità ai tagli fiscali; esprime inoltre prudenza sulla tassazione delle rendite finanziarie e annuncia la costituzione di una task force per abbattere l'arretrato sul fronte dei decreti attuativi. Padoan ritiene che si debba scegliere se concentrare l'intervento fiscale tutto sulle imprese, quindi Irap e oneri sociali o tutto sui lavoratori attraverso l'Irpef. Le coperture della misura - del costo di 10 miliardi - deriverebbero da tagli alla spesa che non è "irragionevole" stimare a 5 miliardi su base annua nel 2014 (contro i 3 miliardi previsti dal precedente governo Letta) e per la parte mancante, in attesa che il resto del piano triennale di spending review vada a regime, dall'utilizzo provvisorio di risorse una tantum. Tra queste, oltre agli introiti derivanti dal provvedimento sul rientro dei capitali, si potrebbe anche ragionare con l'Ue della possibilità di utilizzare i fondi europei non spesi. Rispondendo ad una domanda sulla copertura del Jobs Act, che il premier Matteo Renzi si prepara a presentare settimana prossima, Padoan ha detto che vanno "riconsiderati gli strumenti esistenti, utilizzando anche risorse che già vengono impiegate all'interno del sistema del welfare". PROVVEDIMENTO PER PAGAMENTO IMPRESE PRONTO, COINVOLGE CDP L'inquilino di via 20 settembre ha inoltre detto che il provvedimento per la liquidazione dell'intero stock del debito alle imprese è pronto e verrà presentato a uno dei prossimi consigli dei ministri. "Sbloccheremo i pagamenti anche sul 2013 e per il futuro attueremo un sistema basato sulle certificazioni e sulla trasparenza" anche con il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti a dispetto delle preoccupazioni espresse da Fitch e definite dal ministro "fuori luogo". Il neo ministro ha detto infine di non vedere "alcun problema" rispetto al faro acceso dall'Unione Europea sulla rivalutazione delle quote di Banca d'Italia e, sul fronte dei vincoli europei, ha sottolineato che "non possiamo permetterci di tornare sopra il 3%" di deficit/Pil. Della possibilità di creare una o più "bad bank" Padoan si è limitato a dire che "potrebbe essere uno strumento utile". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia