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Terrorismo, Alfano: Italia a rischio Isis, ma no minacce concrete

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano in una foto dell'ottobre 2013 a Lampedusa. REUTERS/Calogero Lampo (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'Italia e Roma sono possibili obiettivi di attentati da parte dei militanti di Stato Islamico, la formazione fondamentalista attiva in Siria e Iraq, ma finora non è stato segnalato alcun progetto concreto di attacchi. Lo ha ribadito oggi il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di un'informativa alla Camera, spiegando anche che finora sono 48 i "combattenti stranieri" dell'Is in qualche modo legati all'Italia, ma due soli con cittadinanza italiana. Il ministro ha anche proposto nuove norme che consentano di limitare la libertà degli "aspiranti miliziani", sulla scia di altri paesi europei. "L'Italia non occupa un posto secondario" tra gli obiettivi del terrorismo, ha detto il capo del Viminale, secondo cui però "al momento non si registrano evidenze investigative su progetti diretti contro l'Italia". Il ministro ha invitato comunque a non sottovalutare il rischio che "menti deboli e facilmente influenzabili" possano seguire le indicazioni del leader dell'Is, Abu Bakr al-Baghdadi, che nei suoi discorsi ha parlato di conquistare o colpire Roma, sede del Vaticano e "culla della cristianità". Secondo la relazione letta in aula da Alfano, i "foreign fighters" occidentali che combattono nelle fila dello Stato Islamico sarebbero 2.300. Le persone "passate per l'Italia e andate a combattere in Siria" sarebbero invece 48, solo due delle quali con passaporto italiano: il giovane Giuliano Delnevo, ucciso lo scorso anno in Siria, e "un giovane marocchino naturalizzato italiano" che però si trova attualmente in un altro Paese europeo. L'Italia, che ha aderito nei giorni scorsi alla coalizione internazionale contro l'Is, ha aumentato i controlli alle frontiere per evitare il rischio del rientro in Europa di reduci, e sta monitorando il web per individuare fenomeni di proselitismo e reclutamento online. Alfano ha anche escluso che militanti islamici possano tentare di entrare in Italia mischiandosi negli sbarchi di immigrati, e ha proposto che il governo possa rafforzare le "armi legislative contro il terrorismo" contestando come delitto gli atti di terrorismo compiuti all'estero da singoli e introducendo la sorveglianza speciale con obbligo di dimora per quanti vengano considerati dalle autorità "aspiranti combattenti". Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia