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Ucraina, Putin ammette: "Operazione lunga"

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha affermato che dei 300mila soldati richiamati nella mobilitazione "parziale" della popolazione, 150mila sono già stati schierati in Ucraina. Durante la riunione annuale con i membri del Consiglio russo per i diritti umani, Putin ha anche ribadito che il suo Paese si difenderà contro l'Occidente "con tutti i mezzi a propria disposizione". Il leader del Cremlino ha tuttavia ammesso che l'operazione militare sta imponendo tempi più lunghi del previsto.

"Abbiamo nuovi territori e questo è significativo"

"Certo, si tratta forse di un'operazione che si sta rivelando più lunga di quanto immaginato, ma è stato ricordato in questa sede che abbiamo conquistato nuovi territori sul suolo ucraino, e questo rappresenta un risultato certamente significativo per la nostra nazione", ha affermato Putin.

Le forze ucraine, intanto, hanno creato due "cimiteri" di ordigni russi a Kharkiv, nei quali sono stati ammassati residui di missili e proiettili che saranno oggetto di indagini. Fonti militari di Kiev hanno accusato i russi di aver utilizzato missili Uragan e Smerch che trasportano "bombe a grappolo proibite".

Volker Turk in visita in Ucraina

Volker Turk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, si è recato nella città ucraina di Izyum, dove a settembre sono state scoperte fosse comuni. Sono più di 16mila i civili finora uccisi nel conflitto, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 13 novembre.