Ucraina, Yanukovich: non diedi ordine di sparare a manifestanti
ROSTOV SUL DON, Russia (Reuters) - Comparendo in pubblico, in Russia, per la prima volta da quando è stato deposto dalla carica di presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovich ha detto che non smetterà di lottare per il futuro del suo Paese. Parlando dalla città di Rostov-sul-Don, l'ex presidente ha riferito di non aver ordinato alla polizia di sparare ai manifestanti prima di essere deposto e che la responsabilità della carneficina di Kiev è dei manifestanti stessi. Yanukovich ha affermato di essere stato costretto a lasciare l'incarico dalle forze filo-fasciste e ha accusato per la crisi l'Occidente che ha "permesso" ai manifestanti di cacciarlo. YANUKOVICH: SORPRESO DAL SILENZIO DI PUTIN L'ex presidente si è detto inoltre sorpreso che il presidente russo Vladimir Putin non abbia rilasciato alcuna dichiarazione pubblica su quanto avvenuto in Ucraina nelle ultime settimane aggiungendo di non aver visto Putin ma di avergli parlato al telefono in quel periodo. Rispondendo a una domanda sull'ex premier ucraina Yulia Timoshenko, ha detto di non aver mai inteso nuocerle. Yanukovich - che ha escluso di avere conti bancari all'estero - ha detto che la totale assenza di legge e il caos si sono scatenati dopo l'accordo firmato venerdì scorso con i suoi oppositori, e con il sostegno dell'Unione europea. Yanukovich ha lasciato Kiev nella serata di venerdì scorso. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia