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Ue, Juncker a Renzi: non sono presidente di banda di burocrati

Il nuovo presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker REUTERS/Kai Pfaffenbach (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il premier italiano rispetti la Commissione europea che non è una 'banda di burocrati' ma una istituzione legittima come i governi dei singoli Stati membri. E' la secca replica che il neo presidente dell'esecutivo europeo, Jean Claude Juncker, riserva a Matteo Renzi rispondendo a chi gli chiedeva di commentare alcune recenti affermazioni del capo di governo italiano. Renzi, al termine del Consiglio Ue di ottobre, aveva dichiarato che non si farà dettare la linea dei "tecnocrati di Bruxelles". "Devo dire al mio caro amico Matteo Renzi che non sono il presidente di una banda di burocrati. Io sono il presidente della Commissione europea che è una istituzione europea così come voi, quindi invito i primi ministri a rispettare la mia istituzione perché non siamo meno legittimati rispetto ad altri", ha detto Juncker parlando al Parlamento europeo a Bruxelles. "Se il presidente [uscente della Commissione, Josè Manuel] Barroso avesse ascoltato soltanto burocrati l'atteggiamento della Commissione nei confronti del bilancio italiano sarebbe stato completamente diverso, quindi non accetto queste critiche superficiali che sono rivolte alla Commissione europea. La Commissione europea merita di meglio rispetto a questo", ha aggiunto l'ex premier lussemburghese. La replica del governo italiano tocca per il momento al sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, che ribadisce la volontà dell'Italia di andare oltre le politiche di austerità: "Nessuno dice che Juncker sia un tecnocrate, ma è bene per l'Italia e l'Europa che non dia troppo ascolto ai tanti tecnocrati che lo circondano", si legge in una nota. "L'Europa, non solo l'Italia, paga le scelte passate dell'Unione, segnate da una fede cieca in automatismi di bilancio che hanno prodotto danni per tutti. Non si esce dalla crisi con l'austerity. Prima i tecnocrati se ne rendono conto e meglio è per tutti: italiani, tedeschi o belgi che siano. E' comunque da salutare con favore un po' di sano confronto. E' il segno della riscoperta della politica in Europa", precisa Gozi. ((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224245, Reuters Messaging: francesca.piscioneri.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia