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Ue, Polonia e Baltici a disagio su candidatura Mogherini a Esteri

La Polonia e i tre Paesi baltici della Ue sono scettici sulla candidatura della titolare della Farnesina, Federica Mogherini, alla poltrona di responsabile della politica estera europea, preoccupati perché potrebbe essere troppo morbida verso la Russia, ma è improbabile che blocchino la sua nomina. I responsabili dei quattro Paesi non vogliono fare commenti in pubblico sulla questione, che sarà dibattuta al vertice dei leader europei a Bruxelles giovedì prossimo. Ma il presidente lituano Dalia Grybauskaite ha detto di recente che gli ex stati baltici dell'Urss cercano un successore alla britannica Catherine Ashton capace di mantenere la linea dura con Mosca sull'annessione della Crimea e la destabilizzazione nell'est dell'Ucraina. I baltici sostengono che la Mogherini, diventata ministro per la prima volta a febbraio, non ha esperienza di Europa dell'Est e ha inviato messaggi ambigui nel corso della crisi ucraina. Si lamentano del fatto che l'Italia è stata riluttante nell'imporre le sanzioni dell'Ue alla Russia - un'accusa respinta da una fonte del ministero degli Esteri italiano: "Abbiamo sempre votato in linea con il resto dell'Ue a favore delle sanzioni", ha ribadito oggi la fonte. Il premier Matteo Renzi sta facendo lavoro di lobby con i partner europei a sostegno della Mogherini, che ha 41 anni. E il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi l'ha difesa dalle critiche giunte da est: "Ritengo che Federica Mogherini abbia difeso la posizione italiana di mantenere sempre, anche nei momenti più difficili, un filo di dialogo aperto con Mosca, posizione peraltro su cui si è assestata l'Unione europea e che per me è indice di grande buon senso. Le critiche mi sembrano quindi più strumentali", ha scritto sulla sua pagina Facebook. Da Varsavia non giunge alcun commento ufficiale. La Polonia ha spinto per la candidatura del suo ministro degli Esteri, Radoslaw Sikorski, ma viene visto in diverse capitali europee troppo ostile a Mosca. Un diplomatico europeo a Bruxelles, riflettendo le posizioni del fronte nordorientale dell'Unione, ha detto che "la Mogherini sarebbe una ripetizione della Ashton, mentre ci vorrebbe qualcuno di maggior spessore". Ma altri diplomatici ritengono improbabile che queste incomprensioni possano bloccare la sua candidatura. Uno di loro, proveniente dall'Est, ha detto che il suo Paese "non è felice [della Mogherini], ma non si metterà di traverso" alla sua nomina.