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Un aereo Frontex dal 1° dicembre sulla Manica. Vertice sui migranti, senza Uk

CALAIS, FRANCE - NOVEMBER 27: A refugee folds his blanket at a migrant camp on the outskirts of Calais on November 27, 2021 in Calais, France. There currently around 1800 migrants and refugees currently living outside in Northern France. At least 27 people including five women and a young girl died on Wednesday trying to cross the Channel to the UK in an inflatable dinghy in an incident in which the International Organisation for Migration described as the biggest single loss of life in the Channel since it began collecting data in 2014. (Photo by Kiran Ridley/Getty Images) (Photo: Kiran Ridley via Getty Images)

Un aereo europeo dell’agenzia Frontex sarà dispiegato dal 1 dicembre dopo il naufragio di migranti nella Manica. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, al termine della riunione di Calais con i ministri di Olanda, Belgio e Germania, oltre che con la commissaria europea agli Affari Interni. La questione “Canale della Manica” è tornata in cima all’agenda politica dopo la morte mercoledì di 27 migranti in un naufragio al largo di Calais. Alla riunione non è stato invitato il premier britannico, Boris Johnson, che ha avuto uno scambio di accuse e tensioni con l’omologo francese Emmanuel Macron.

“I morti sono troppi”, e “non possiamo accettare che ce ne siano altri” ha detto il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. “Il punto più importante di questa riunione è la lotta contro i passeur che non si curano delle nostre frontiere e dei nostri paesi” e che fanno “passare il loro commercio davanti alle vite umane”.

La Gran Bretagna, ha detto Darmanin, “si deve prendere le sue responsabilità e limitare l’attrattiva economica del suo territorio, e permettere la richiesta di asilo legale: oggi la Gran Bretagna deve fare la sua parte. Noi vogliamo lavorare con i nostri amici e alleati britannici”, ma “non possiamo parlare da governo a governo tramite Twitter. Prendiamo atto che abbiamo ancora molto lavoro per migliorare i rapporti tra Gran Bretagna e Francia nella cooperazione tra le polizie. Abbiamo fatto delle richieste alla Gran Bretagna che a volte non hanno avuto risposta”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.