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Vacanze, il turismo in Italia cresce del 9,3%

Credits: LaPresse
Credits: LaPresse

L’Italia ha un patrimonio artistico senza eguali nel mondo. E poi si mangia anche meglio che in qualsiasi altra parte del Pianeta. Inspiegabilmente, però, in 10 anni il turismo è aumentato di un misero 9,3 per cento. Secondo il Rapporto sul turismo italiano del Cnr, coordinato da Emilio Becheri e Giulio Maggiore: “In 10 anni, dal 2004 al 2014, l’Italia a causa del suo turismo interno ha aumentato le proprie presenze complessive (straniere e nostrane) del 9,3 per cento, un valore nettamente inferiore rispetto a quello dell’Unione europea (oltre il 20%)”. Meglio di noi hanno fatto anche gli scandinavi: la Svezia ha incassato un +22,5 per cento, la Finlandia un più 19 per cento e la Norvegia ha fatto registrare un +21,1 per cento.

La grandezza non c’entra. La minuscola Islanda, exploit agli ultimi europei di calcio a parte, in 10 anni ha visto raddoppiare le presenze turistiche. Estonia, Lettonia e Lituania, rispettivamente, più 54,6, 101,3 e 198,2 per cento. Roba da matti. Tornando sul Mediterraneo, pure la Spagna ha fatto molto dell’Italia: + 17,3 per cento, senza parlare del Portogallo (+ 31,8 per cento). La Francia: 42,2 per cento, il quadruplo rispetto a noi. E cosa dire della Grecia (81,0 per cento)?

Sicuramente manca quello che gli esperti chiamano “business environment”, come sostiene il World Economic Forum. Senza dubbio è anche una questione di costi. Chiedete al vostro collega dove andrà in vacanza ad agosto. Non c’è da stupirsi se la risposte sono Grecia o Croazia. Si spende molto meno che per una settimana nel nostro Mezzogiorno.

Fabrizio Arnhold

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