Vaccino: un quarto della popolazione mondiale non lo avrà fino al 2022
Per un quarto della popolazione mondiale il vaccino anti coronavirus sarà accessibile solo nel 2022. Fino ad allora, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, il virus continuerà a circolare e non si potrà abbassare la guardia.
I ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, coordinati da Anthony So, hanno rilevato: "Questo studio fornisce una panoramica di come i Paesi ad alto reddito si siano assicurati futuri rifornimenti di vaccini, ma che l'accesso per il resto del mondo è incerto".
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"I governi e i produttori - hanno spiegato gli studiosi - dovrebbero fornire le garanzie necessarie per un'equa distribuzione dei vaccini anti Covid-19 attraverso una maggiore trasparenza e responsabilità su queste disposizioni".
L’analisi dei ricercatori si riferisce agli ordini dei vaccini anti-Covid-19 che erano stati fatti prima che i vaccini fossero approvati. Entro il 15 novembre 2020, diversi Paesi avevano prenotato un totale di 3,76 miliardi di dosi (compresi i richiami), da 13 produttori su 48 candidati vaccini.
Poco più della metà (51%) di queste dosi, secondo i ricercatori, andrà ai Paesi ad alto reddito, che rappresentano il 14% della popolazione mondiale. I Paesi a basso e medio reddito avranno potenzialmente il resto, nonostante questi Paesi comprendano oltre l'85% della popolazione mondiale.
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La capacità di produzione totale prevista, se tutti i candidati vaccini saranno approvati, sarebbe di 5,96 miliardi di dosi (compresi i richiami) entro la fine del 2021, con prezzi che vanno da 6 dollari a 74 dollari a vaccino.
Secondo i calcoli dei ricercatori, fino al 40% di queste dosi potrebbe potenzialmente rimanere per i Paesi a basso e medio reddito. Tuttavia, la ricerca evidenzia che anche se tutti i produttori di vaccini riuscissero a raggiungere la loro massima capacità produttiva, almeno un quarto della popolazione mondiale non avrebbe accesso ai vaccini fino al 2022.