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Valute ad alto rendimento

Negli ultimi mesi la situazione economico-finanziaria della Turchia è andata peggiorando anche a causa della situazione geopolitica e il cambio valutario si è andato fortemente deteriorando.

Può essere utile rivedere pertanto cosa è successo a uno strumento da noi segnalato nell’autunno del 2015 su questo sito (per rileggere l’articolo “Valute Emergenti, ma con il paracadute” cliccare qui ).

Si tratta del certificato “Crescendo Rendimento su Basket di Valute” (ISIN: FR0012942688), emesso da Exane. Lo strumento in questione ha come sottostanti i tassi di cambio tra l’Euro e quattro valute “emergenti” (Lira Turca, Real Brasiliano, Rand Sudafricano e Rublo) e una data di scadenza fissata al 15 settembre 2017.

I livelli iniziali (strike) e le “barriere” dei sottostanti sono riportati nella seguente tabella, assieme al livello attuale del cambio:

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La struttura del certificato prevede date di osservazione trimestrali (la prossima è il 1 marzo 2017).

Se il cambio ufficiale di tutte le valute sottostanti alle date di rilevazione è inferiore al livello barriera, viene corrisposta una cedola del 3,5%. Se inoltre tutte le valute sottostanti si sono rafforzate rispetto allo strike iniziale, viene anche rimborsato anticipatamente il nominale di 1.000 Euro.

Qualora non richiamato in nessuna delle date di osservazione periodiche, alla scadenza del 15/9 lo strumento dà diritto al rimborso del nominale più l’ultima cedola nel caso in cui nessuna delle valute sottostanti abbia un livello superiore al livello “barriera”.

Altrimenti, nel caso in cui anche solo uno dei cross superi questo livello, il certificato corrisponderà un importo commisurato alla svalutazione del peggiore dei sottostanti. Nel migliore dei casi questo scenario comporterebbe un rimborso di appena 650 Euro.

A poco più di sette mesi dalla scadenza, osserviamo quindi che per tre delle quattro divise sottostanti il rapporto di cambio è molto distante dalla barriera, ed è addirittura al di sotto del livello di strike al momento della quotazione. Il principale fattore di rischio è dato dalla presenza nel basket della lira Turca, che si è fortemente indebolita nell’ultimo periodo.

Ciò nonostante, il certificato oggi scambia a un prezzo attorno a 1042-1052. Ciò dimostra il buon livello di protezione di questo certificato, nel momento in cui lo avevamo segnalato la quotazione era circa 925 e ha pagato nel frattempo cedole per 175 euro lordi a certificato (5 cedole trimestrali del 3,5% ciascuna). Il buon livello di quotazione si spiega con la riduzione del tempo a scadenza e con la barriera ancora sufficientemente distante (anche se a un livello non più così tranquillizzante).

Vale quindi la pena di considerare una uscita anticipata dallo strumento. In caso di vendita a 1042 si incasserebbe oggi un profitto lordo di 292 euro (pari al 32% in meno di 17 mesi). Decisamente un atterraggio morbido. Il mantenimento dello strumento comporterebbe una ulteriore potenziale plusvalenza di circa 63 euro, a fronte di rischi non trascurabili di incassare una perdita molto consistente qualora il cambio EUR/TRY fosse superiore a 5,05 a scadenza.

Gianni Lupotto

ALFA Consulenza Finanziaria

Autore: ItForum Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online