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Vaticano e Germania firmano accordo scambio informazioni finanziarie

Una panoramica della torre che ospita lo Ior in Città del Vaticano nel 2011. REUTERS/Stringer (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'autorità di informazioni finanziaria (Aif) del Vaticano e l'omologa tedesca Zentralstelle für Verdachtsmeldungen del Bundeskriminalamt (Bka) hanno firmato oggi un protocollo d'intesa per lo scambio di informazioni finanziarie per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, ha annunciato oggi la Santa Sede. Quella dei protocolli d'intesa in materia di informazioni finanziarie è ormai una prassi standard per il Vaticano, che ha già firmato analoghi accordi di cooperazione con l'Italia - nell'estate scorsa - gli Usa, il Belgio, la Spagna, i Paesi Bassi e la Slovenia. L'accordo - il cui contenuto non è stato reso noto nei dettagli - è stato firmato dal presidente dell'Aif, il cardinale Attilio Nicora, e dal direttore della Bka, Michael Dewald. L'Aif è stata istituita nel dicembre 2010, e da alcuni mesi fa parte dell'Egmont Group, cioè l'organizzazione internazionale delle unità di informazione finanziaria (Fiu) nazionali. L'intesa con la Germania arriva in un periodo in cui il Vaticano, sotto Papa Francesco, sta cercando di riformare l'Istituto per le opere di religione (Ior), detta anche spesso "la banca del Papa", da trent'anni al centro di scandali, e in generale la propria organizzazione economico-finanziaria. Secondo una fonte giudiziaria romana, dopo una serie di problemi con la giustizia in Italia - come l'inchiesta della Procura di Roma che vede indagati per violazione delle norme anti-riciclaggio l'ex direttore e vice direttore dello Ior - l'istituto vaticano negli ultimi anni avrebbe trasferito gran parte delle proprie operazioni in Germania, utilizzando le casse regionali. (Massimiliano Di Giorgio) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia