Vaticano, monsignor Scarano assolto per corruzione, condanna per calunnia
ROMA (Reuters) - Il tribunale di Roma ha assolto oggi Nunzio Scarano, il religioso accusato di aver cercato di rimpatriare dalla Svizzera 20 milioni di euro frutto di evasione fiscale che sarebbero appartenuti a una famiglia di facoltosi armatori. Secondo il tribunale il fatto non sussiste. Il pubblico ministero aveva invece chiesto una condanna a tre anni di carcere. Scarano, contabile per oltre 20 anni all'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, è stato però condannato a due anni per calunnia contro un ex agente dei servizi segreti, Giovanni Zito. Il monsignore lo aveva accusato infatti di furto e ricettazione di un assegno che invece gli avrebbe consegnato volontariamente. Zito e un broker finanziario, Giovanni Carenzio, sono in attesa della sentenza con rito abbreviato per la stessa vicenda. La prossima udienza si terrà il 9 marzo. Dopo l'arresto, avvenuto nel giugno del 2013, Scarano aveva consegnato agli inquirenti materiale sull'attività dell'Apsa e presunte anomalie e illegittimità. All'inizio del 2015 gli ispettori vaticani hanno avviato un'indagine sull'Apsa e sospettano che i suoi conti siano stati utilizzati da persone che non potevano esserne titolari per commettere reati finanziari. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia