Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.629,21
    -107,19 (-0,32%)
     
  • Dow Jones

    38.675,68
    +450,02 (+1,18%)
     
  • Nasdaq

    16.156,33
    +315,37 (+1,99%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -37,98 (-0,10%)
     
  • Petrolio

    77,99
    -0,96 (-1,22%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.842,20
    +599,57 (+1,03%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.317,78
    +40,81 (+3,20%)
     
  • Oro

    2.310,10
    +0,50 (+0,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0765
    +0,0038 (+0,36%)
     
  • S&P 500

    5.127,79
    +63,59 (+1,26%)
     
  • HANG SENG

    18.475,92
    +268,79 (+1,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.921,48
    +30,87 (+0,63%)
     
  • EUR/GBP

    0,8577
    +0,0023 (+0,27%)
     
  • EUR/CHF

    0,9735
    -0,0024 (-0,25%)
     
  • EUR/CAD

    1,4726
    +0,0064 (+0,44%)
     

Viola, non ci sono altri rischi nel bilancio di Montepaschi

Non ci sono altri rischi nel bilancio di Mps. In una conference call l'ad, Fabrizio Viola, rassicura sull’operazione di trasparenza sul portafoglio finanziario e il mercato gli dà credito premiando il titolo con un rialzo di oltre il 3%. "Si è conclusa la fase delicata degli ultimi mesi e abbiamo dato chiarezza ai conti di Mps per quanto riguarda l’area finanza che aveva dei profili di criticità. Tutto questo ci consente di lavorare con serenità", ha detto.

In una banca come Mps la finanza deve avere un peso residuale. "Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) azioni che intraprenderemo sono coerenti con questo obiettivo", ha aggiuntol’amministratore delegato di Mps, commentando l'operazione di trasparenza fatta dal consiglio di amministrazione della banca sulle operazioni di finanza strutturata messe in atto dalla precedente gestione.

Viola ha anche commentato i dati usciti ieri sera. In particolare la banca ha quantificato in 730 milioni l'impatto complessivo residuo dei derivati sul bilancio al lordo dell'eventuale effetto fiscale, come previsto anche dalle stime circolate nelle scorse settimane. Nel dettaglio 273,5 milioni fanno riferimento all'operazione Alexandria, 305,2 milioni a Santorini e 151,7 milioni a Nota Italia.

Quest'ultima è stata ristrutturata lo scorso 23 gennaio con l'eliminazione della componente in derivati legata al rischio sovrano dell'Italia. "Le tre operazioni sono molto diverse", ha puntualizzato Viola. "Alexandria e Santorini sono operazioni nate negli anni passatti e poi ristrutturate per farne degli asset swap con relativi ripo sottostanti a lungo termine. Questi asset swap hanno per oggetto parte dei titoli di stato presenti nel portafoglio di Mps".

Nota Italia invece venne fatta nel 2006 e incorporava un derivato, una vendita di protezione sul rischio Italia che non è stata assimilata, ha spiegato il banchiere, ricordando che il cda di ieri ha attribuito la delega al presidente e all'amministratore delegato di emettere i Monti bond. Questo consentirà nei prossimi giorni di realizzare l'emissione e di conseguire la sottoscrizione da parte del Tesoro.