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Wall Street frena dopo i nuovi top storici e la delusione macro

Wall Street frena dopo i nuovi top storici e la delusione macro

Dopo i nuovi record storici messi a segno ieri dagli indici azionari, la piazza americana si prepara ad avviare la seduta odierna all'insegna della cautela. I futures sui principali indici viaggiano al di sotto della parità e vedono il contratto sull'S&P500 in calo dello 0,08%, seguito da quello sul Nasdaq100 che mostra una lieve flessione dello 0,03%.

A frenare gli investitori contribuiscono le deludenti indicazioni arrivate dal fronte macro visto che a luglio le vendite al dettaglio si sono attestate sulla parità, in netta frenata rispetto alla lettura precedente, rivista al rialzo da +0,6% a +0,8%. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad un rialzo dello 0,3%.

Al netto della componente auto si è avuta una variazione negativa dello 0,3%, in calo rispetto alla rilevazione di giugno rivista da +0,7% a +0,9%. Anche in questo caso sono state deluse le previsioni del mercato che puntava ad un rialzo dello 0,2%.

Sempre a luglio i prezzi alla produzione sono calati dello 0,4%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,5% precedente e sotto le stime del mercato che prevedevano un rialzo dello 0,1%.
La versione "core" ha evidenziato una variazione negativa dello 0,3%, rispetto al rialzo dello 0,4% precedente. Deluse anche in questo caso le attese che puntava ad un incremento dello 0,1%.

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Il mercato attende di conoscere altri due aggiornamenti macro che saranno diffusi mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta del dato preliminare della fiducia Michigan che ad agosto è atteso a 91,5 punti, rispetto ai 90 punti della versione definitiva di luglio, mentre le scorte delle imprese a giugno dovrebbero salire dello 0,2%, in linea con la lettura precedente.

Intanto sul fronte valutario il dollaro ha subito una brusca inversione di rotta rispetto allo yen e ora passa di mano appena sopra quota 101, ma il biglietto verde perde terreno anche rispetto all'euro che si spinge oltre area 1,12.
Poco mosso il petrolio che si mantiene oltre la soglia dei 43,5 dollari, mentre allunga il passo l'oro che dopo una mattinata tranquilla sta catalizzando gli acquisti, passando di mano a ridosso dei 1.355 dollari l'oncia.

Sul fronte societario segnaliamo J.C.Penney che ha archiviato il secondo trimestre con una perdita di 56 milioni di dollari, rispetto al rosso di 117 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Al netto delle voci straordinarie il gruppo ha riportato una perdita per azione di 0,05 dollari, rispetto ai 14 cents previsti dal mercato.
In crescita i ricavi che sono aumentati da 2,875 a 2,918 miliardi di dollari, un livello inferiore ai 2,928 miliardi del consensus (Other OTC: UBGXF - notizie) .

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