Wall Street in calo all'indomani del discorso di Trump

Il primo discorso che ha visto impegnato ieri il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha portato incertezza Wall Street, dove però i tre indici principali sono riusciti a chiudere gli scambi in progresso ieri. Una reazione che però non sembra trovare un seguito quest'oggi, visto che si prevede una partenza in flessione. Il future sull'S&P500 scende dello 0,25%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,31%.

l mercato non sembra trovare sollievo in alcuni dati macro, a partire dalle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che nell'ultima settimana si sono attestate a 247mila unità, in rialzo di 10mila unità rispetto alla lettura precedente rivista da 235mila a 237mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un incremento più marcato a 255mila unità.

Poco fa è stato reso noto anche il dato relativo ai prezzi alle importazioni che a dicembre hanno registrato una variazione positiva dello 0,4%, in miglioramento rispetto al calo dello 0,2% del mese precedente. Gli analisti avevano messo in conto un rialzo più cospicuo dello 0,7%.

Per oggi non sono previsti altri aggiornamenti macro, ma in calendario troviamo un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, oltre al quale parlerà Patrick Harker, a capo della Fed di Philadelphia. Previsto anche un intervento di Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) e di James Bullard, a capo della Fed di St.Louis.

Intanto sul fronte valutario il dollaro resta sotto pressione nei confronti dello yen passando di mano in area 114,4, ma il biglietto verde perde terreno anche rispetto all'euro che sale a 1,065.
Ancora acquisti sul petrolio che si spinge poco sopra la soglia dei 53 dollari al barile, e guadagna posizioni anche l'oro che viaggia poco oltre i 1.201 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Delta Airlines che ha diffuso i conti del quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale, archiviato con un utile per azione pari a 0,82 dollari, in linea con le previsioni, mentre i ricavi si sono attestati a 9,46 miliardi di dollari, poco oltre i 9,4 stimati dal consensus.

Cattive notizie per Twitter (Francoforte: A1W6XZ - notizie) che ha incassato una bocciatura da Pivotal Research, i cui analisti hanno peggiorato il giudizio sul titolo da "buy" a "hold", con un prezzo obiettivo tagliato da 26 a 17 dollari.

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