Whatsapp, scoperta una falla nelle chat di gruppo
Le chat di gruppo, croce e delizia degli utenti di WhatsApp. E questa volta non parliamo delle tanto famigerate chat dei genitori nelle scuole, ma parliamo di una potenziale falla che rende vulnerabile il sistema di messaggistica più usato al mondo.
La notizia rimbalza da una conferenza sulla sicurezza a Zurigo in Svizzera e a lanciare l’allarme sono i ricercatori della Ruhr University di Bochum in Germania. Secondo i ricercatori, infatti, il bug presente in WhatsApp permetterebbe a chiunque abbia il controllo sui server dell’applicazione, cioè buona parte dei dipendenti WhatsApp appunto, di operare sui gruppi, aggiungendo membri e questo senza che gli amministratori possano far nulla per impedirlo.
Ma come funziona questa falla e che conseguenze può avere? Il bug è semplice: chiunque ha accesso ai server WhatsApp può aggiungere attraverso l’apposita funzione un contatto qualsiasi al gruppo, come si fa normalmente quando si è amministratore del gruppo. La nota positiva è che, al momento, quando questo avviene gli altri membri in chat si accorgono dell’operazione attraverso la classica notifica che segnala il nuovo iscritto. Il rischio, dicono i ricercatori tedeschi, è che un ulteriore peggioramento del bug possa arrivare a nascondere questa aggiunta, facendo sì che i partecipanti alla chat non si accorgano di un utente aggiunto e, dunque, potrebbe leggere le chat senza che nessuno si accorga.
Al momento non si sa che i dipendenti di WhatsApp abbiano già sfruttato questa falla per inserirsi in chat di gruppo altrui, ma il rischio è elevato. Perché le implicazioni sono gravissime, basti pensare che qualcuno potrebbe pagare un dipendente dell’azienda per poter spiare colleghi o amici in chat in cui non è iscritto o – peggio – questa falla potrebbe venir sfruttata da partiti politici o uomini potenti per spiare e, magari, ricattare avversari.