Debito greco, ancora niente accordo. Tensione sui mercati
Tra qualche settimana la Grecia si ritroverà a corto di fondi e i timori di un mancato pagamento dei debiti (leggi: default) spinge alle stelle la tensione sui mercati. Il premio di rischio del decennale ellenico è schizzato sopra l’11,5%. Le banche greche, dal canto loro, sono ormai dipendenti dalla liquidità d’emergenza fornita dalla Banca centrale europea. “Ci avviciniamo a una svolta: con la fine di maggio lo Stato greco sembra sempre più a corto di liquidi e la prossima scadenza con il Fondo monetario è già il 5 giugno”, spiega Jeremy Stretch di CIBC. “Si va verso un aut-aut, che probabilmente costringerà la Grecia e i creditori a una soluzione forzata”, aggiunge. Atene, però, continua a tracciare una serie di “linee rosse”, tra cui la ristrutturazione del debito e l’abbassamento dei target di avanzo primario. Smentite le voci su una possibile proposta di compromesso da parte della Commissione europea, anche se qualche passo avanti, soprattutto su Iva e privatizzazioni, c‘è stato. “È chiaramente nell’interesse sia della Grecia che dell’Eurozona nel suo complesso raggiungere un accordo”, ha dichiarato lunedì Pierre Moscovici. “L’unico scenario che prendiamo in considerazione all’interno della Commissione è quello di una Grecia che rimane nell’Eurozona, una Grecia forte in un’Eurozona forte”, ha aggiunto il commissario europeo all’Economia, per il quale è vitale trovare la quadra entro fine maggio. Questo mese il governo greco dovrebbe riuscire ancora a pagare stipendi e pensioni. Salvo accordi in extremis, però, a giugno i nodi verranno al pettine.