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Materie prime, ebola e siccità pesano sulle previsioni per l’Africa subsahariana

In un’economia globale in rallentamento, il Continente Nero non fa eccezione. Parola del Fondo monetario internazionale, secondo cui l’Africa subsahariana crescerà soltanto del 3% quest’anno, il ritmo più lento dal 1999. Tre le cause individuate dall’organizzazione di Washington. Innanzitutto il crollo dei prezzi delle materie prime, da cui dipendono le entrate di Paesi come Nigeria, Angola e Sudafrica. In secondo luogo, la lenta guarigione di nazioni come la Sierra Leone, il Ghana e la Guinea dall’epidemia di ebola che ha colpito l’Africa occidentale. E infine l’ondata di siccità che sta mettendo in ginocchio la parte orientale e meridionale della regione. Con la ripresa delle quotazioni delle materie prime la situazione dovrebbe migliorare già l’anno prossimo, ma l’Fmi raccomanda comunque ai governi di ridurre il disavanzo pubblico.