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Asmussen: Europa si liberi dal FMI. E'la fine della Troika?

Crisi, Asmussen: Solo effetti limitati da taglio tassi Bce

"Prima o poi l'Europa dovrà affrancarsi dal Fondo Monetario Internazionale nei suoi interventi di salvataggio finanziario dei Paesi membri". E'quanto affermato dall'esponente tedesco del Comitato esecutivo della Bce, Joerg Asmussen, durante un suo intervento al Parlamento europeo.
La soluzione, per Asmussen, sarebbe quella di tornare "ad un sistema totalmente europeo, che possa render conto di fronte all'Europarlamento, e dove al centro sarebbe la Commissione europea". Una soluzione che sarà possibile però -  ha continuato - soltanto quando l'Esm, il nuovo Fondo salva Stati europeo, "sarà interamente una entità comunitaria, laddove attualmente ha la forma di un' istituzione intergovernativa", creata per tamponare in mancanza di uno strumento ad hoc per la gestione delle crisi finanziarie.

E' la fine della Troika? Sembrerebbe di sì. Dopo la notizia della vigilanza bancaria alla Bce, Asmussen si propone di cambiare quell'assetto - Fmi, Bce e Ue - che per anni ha dettato legge nel periodo di crisi, sollevando critiche da parte di economisti e dell'opinione pubblica. Anche se l'uscita del Fmi dal triumvirato potrebbe far ricadere tutto il peso su quei Paesi ricchi, come la Germania, che hanno posto quest'istituto con sede a Washington il centro nevralgico della risoluzione e della gestione dei crolli finanziari, per la sua capacità ed esperienza.

Un organizzazione forse sovrastimata, se si va a guardare l'esito di Paesi in crisi come Grecia, Portogallo e per ultima Cipro: le misure "lacrime e sangue" applicate nella vita economica e sociale di questi Stati, che hanno comportato però ulteriore recessione, hanno attirato le iree dei burocrati e dell'opinione pubblica, convinti dell'inefficacia e della negligenza della Troika, una denuncia che le tre istituzioni rifiutano e si rinfacciano con veemenza.

Così, dopo il salvataggio di Cipro, Asmussen aveva dichiarato che la fine del regime della Troika si sarebbe realizzato solo quando l'ESM si sarebbe trasformato in una effettiva istituzione dell'UE. Ed èproprio in occasione di questo salvataggio che il Meccanismo Europeo di Stabilità ha garantito un finanziamento di 9 miliardi di euro, mentre solo uno proviene dal Fondo Monetario Internazionale. Un accordo che ha causato scalpore in tutta Europa perché ha violato norme comunitarie in materia di prelievo forzoso dai depositi bancari e previsto lo smembramento della Bank of Cyprus, la più importante banca della Repubblica. Un "caso" che secondo l'uomo della Bce porta a riflettere sulla necessità di una serie di norme "pre" e "post" crisi e sulle misure di intervento.

Certo, per Asmussen abbandonare di colpo la Troika, con alcuni piani di salvataggio internazionali ancora attivi, sarebbe una pessima idea, perchè l'Europa comunque non dispone ancora di strumenti adeguati per affrontare il problema della crisi dell'Eurozona da sola. Però è convinto che un futuro Meccanismo europeo di risoluzione della crisi dovrebbe mettere la Commissione europea, il braccio esecutivo della UE, "al suo centro", piuttosto che continuare ad essere uno dei tre membri.