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Dieci previsioni sul prezzo dell'oro

L'ultimo in ordine di tempo è stato il finanziare George Soros, che è ha decretato la fine del ciclo rialzista dell'oro, con il venir meno della sua funzione di safe haven, cioè di paradiso tranquillo in cui investire la liquidità nei momenti più critici dei mercati finanziari. Ma non è il solo, perché molti gestori di fondi speculativi hanno dal dicembre 2012 ridotto drasticamente la loro esposizione verso il metallo giallo. Ecco dieci opinioni sul trend futuro dell’oro a confronto.

1) Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) . Gli specialisti di Goldman Sachs hanno visto al ribasso le loro proiezioni sul prezzo dell’oro, perché si aspettano un’accelerazione della crescita degli Stati Uniti nell’ultima parte dell’anno, che supporterà i tassi di interesse, oltre ad essere stati delusi dal recente performance del metallo prezioso. La nuova previsione è 1450 dollari l’oncia nel 2013 e 1270 nel 2014, mentre quella di lungo periodo, dal 2017 in poi, è stata confermata intorno a 1200 dollari l’oncia. L’aumento dell’inflazione dovrebbe essere il catalizzatore del nuovo ciclo rialzista del metallo giallo, che è però ancora lontano.

2) Ubs (Xetra: UB0BL6 - notizie) . Gli esperti di Ubs hanno tagliato dell’8,4% le precedenti stime, che restano tuttavia per il 2013 superiori alla media. Il nuovo target price 2013 è 1740 dollari l’oncia (in ribasso da 1900 dollari) mentre quello del 2014 è stato confermato a quota 1700 dollari l’oncia, per scendere a 1500 nel 2015, 1250 nel 2016 e 1226 nel 2017 (dai precedenti 1233 dollari).

3) Barclays (Londra: BARC.L - notizie) . Gli economisti di Barclays hanno rivisto le stime sul prezzo medio 2013 da 1.668 dollari/oncia a 1.647, poiché gli elementi che in passato hanno trainato al rialzo le quotazioni sono ancora presenti (acquisti da parte delle banche centrali, bassi tassi di interesse e rischi di inflazione a medio termine) ma hanno perso di incisività. Il trend in discesa è confermato anche in uno scenario di lungo termine, visto che la quotazione prevista nel 2015 è 1.550 dollari/oncia.

4) Societe Generale (Parigi: FR0000130809 - notizie) . Dal 2007 il prezzo dell’oro è raddoppiato, creando una bolla speculativa. E’ quanto sostengono gli esperti di Societe Generale che hanno corretto al ribasso le loro previsioni. Nel 2013 si assesterà su una media di 1.500 dollari l’oncia per terminare l’anno a quota 1.375 dollari, e continuare a scendere nel 2014. I fattori che hanno finora sostenuto la corsa al rialzo sono infatti destinati a lasciare spazio ad altri, che hanno un impatto negativo sulla quotazione dell’oro.

5) Credit Suisse (NYSE: CS - notizie) . All’inizio di febbraio gli esperti del Credit Suisse aveva messo in guardia: “per l'oro è finita un'epoca”. Rispetto allo scorso anno, che è stato dominato dalla crisi sui debiti sovrani nell'Eurozona che creava forte instabilità sui mercati finanziari mondiali, adesso la crescita globale sta migliorando e l'inflazione è sotto controllo. I massimi toccati dal prezzo del metallo giallo nello scorso biennio sono quindi destinati a restare imbattuti.

6) Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) . In controtendenza rispetto alle altre maggiori investment bank, gli specialisti di Morgan Stanley sono ottimisti sulle prospettive dell’oro nel 2013-2014, nonostante le recenti pressioni al ribasso, perché ritengono che il Fomc difficilmente riuscirà ad avere successo prima della fine del 2014, a fronte dei rischi che ancora insidiano la crescita e l'elevato tasso di disoccupazione Usa. In particolare, il prezzo è stimato 1773 dollari l’oncia nel 2013, 1845 nel 2014, 1750 nel 2015, 1550 nel 2016 e 1400 nel 2017.

7) MIG bank. La banca svizzera specializzata in trading su forex e metalli preziosi, ha fissato un target dell’oro al 30 giugno 2013 a quota 1450 dollari l'oncia. Gli analisti di MIG bank sono negativi perché ritengono che "il trend deflazionistico globale e il rafforzamento prospettico del dollaro Usa non sosterranno le quotazioni dell'oro”.

8) GFMS. L’economista Neil Meader nel recente GFMS Gold Survey 2013 sostiene che il prezzo dell’oro abbia un forte potenziale di crescita, perché i problemi del debito pubblico continueranno a creare instabilità sui mercati finanziari. A fine anno lo prevede oltre 1800 dollari l’oncia.

9) Cmc Markets. Secondo gli esperti di CMC Market: “nel medio periodo possiamo aspettarci una continuazione del trend di fondo ribassista prestando però attenzione a rimbalzi tecnici. Il primo obiettivo di breve periodo si può collocare in area 1.595 dollari/oncia, fino ad un minimo potenziale in area 1.525 dollari".

10) Investec (Londra: INVP.L - notizie) . I gestori di Investec sono ottimisti, perché ritengono che essendo un asset con un proprio valore intrinseco l’oro continuerà a rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori preoccupati da possibili elementi di incertezza, come l’inflazione, l’instabilità causata dal prezzo del petrolio e le congiunture economiche negative.