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Ftse Mib: brusco ridimensionamento in vista. I titoli da salvare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

I mercati azionari hanno avviato un bel recupero dopo il calo seguito al voto sulla Brexit, tanto che a Wall Street sono stati aggiornati in più occasioni i massimi storici. Come valuta l’attuale situazione delle Borse e quali sono le sue previsioni nel breve?

La Brexit ha influito quasi esclusivamente stiracchiando i mercati Usa che già apparivano stanchi e tirati ed attualmente ancora più cari. A Piazza Affari ci attendiamo per il Ftse Mib un brusco ridimensionamento almeno verso i 16000/16200 punti, già testati in estate. Per tutti gli altri mercati non prevediamo grossi sconvolgimenti a rimorchio di Wall Street, sopratutto per la Gran Bretagna.

L'Italia, fa storia a se', con il Ftse Mib che non riesce anche dopo il voto sulla Brexit ad uscire dal range 16.300/17.300 ed anzi, ogni volta che ripercorre questo andata e ritorno, dai supporti alle resistenze e viceversa, lo fa con massimi sempre più bassi.

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L'indice delle blue chips non riesce neanche a superare i 17.000 punti ed a fatica e con "aiuti" riesce a rimanere aggrappata ai 16300. Certo i volumi ancora impalpabili aiutano l'azione delle mani che pilotano questo nostro indice.

A Piazza Affari ritiene che questa situazione sia destinata a durare o si aspetta un cambio di rotta nel breve?

La spallata che romperà questo stallo dei mercati ed in particolare per gli Usa ed Italia, potrà arrivare dalla prima notizia macro significativa, non scomodando neanche un "cigno nero", fin già da domani o meglio lunedì, dalla Yellen dopo il rituale convegno annuale di Jackson Hole.

Ad interrompere la fase di stallo potrebbero essere le solite mani forti al rientro della gran parte degli operatori all'inizio di settembre ed appunto con l'aumento dei volumi.
La battaglia politica con l'avvicinarsi del Referendum costituzionale e gli aumenti di capitale delle banche faranno il resto.

Quindi propendiamo piuttosto per un'uscita dal canale, comunque ribassista, una volta perforato il supporto a 16.300 e quello più che altro psicologico dei 16000 punti. Atteso un un ritorno sui minimi già toccati quest'anno a 15.500 circa e del future Dicembre, quello che ormai veramente conta, sui 15.300 punti.

Sul mercato italiano il settore bancario è senza dubbio il sorvegliato speciale. Qual è il suoi giudizio su questo comparto e quali sono i titoli cui consiglia di guardare nel breve?

Per le banche c'è ben poco ormai da dire. Siamo da molti anni estremamente negativi, forse troppo, sul settore, ed i nostri abbonati e lettori lo sanno bene, ma qualcosa si può suggerire e con obiettivi ed approcci diversi utilizzando sempre strumenti di copertura.

Per esempio Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) nella versione risparmio si può accumulare alla luce dell'ottimo dividendo nei veloci ripiegamenti in giornate pesanti del settore, per l'ottimo dividendo, ma con vendita di opzioni a protezione.
Più che Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) in un range 1,80/2,20, sempre con copertura di opzioni, molto meglio Fineco, che ha uno spazio di rivalutazione interessante e non ha un aumento di capitale in arrivo, come la controllante.

Infine, per pura scommessa a lungo termine, le tre "penny stock perpetual" Banca Monte Paschi, Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) e Creval, che valgono appunto fra gli 0,20 e 0,30 centesimi. L'investimento andrà realizzato in quantità limitata, quasi come un opzione a lunghissimo termine ed appunto perpetual, senza scadenza.

Titoli invece da mantenere con tranquillità in portafoglio sono UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) , Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) nella versione risparmio, Ferrari (Berlino: 2FE.BE - notizie) , Moncler, El.En., Piaggio, Tamburi e Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , quotato sul Cac40.

Visto il recente andamento dei prezzi del petrolio, quali strategie ci può suggerire per i titoli oil? Ce ne sono alcuni che consiglia più di altri in questa fase?

Vista la grande, troppo grande manipolazione di questa commodity, ancor più del forex entrambi peraltro fortemente condizionati dagli stati sovrani, preferiamo consigliare di astenersi da un investimento su questo asset se non utilizzando strumenti come le opzioni o derivati.
Se dovessimo consigliare un titolo del settore privilegeremmo Apache (NYSE: APA - notizie) , quotato al Nyse, sempre con detti strumenti e con l'ausilio di un consulente.

Certo, con il petrolio, il cross euro-dollaro e con una commodity, come per esempio l'argento, che noi preferiamo all'oro in fase rialzista, si possono costruire molte strategie complementari. Si potrebbe andare long sul dollaro, short sul petrolio e sul future sul Ftse Mib, e long sull'argento, ma il consiglio è quello di maneggiare con cura.

Per maggiori info inviare mail a f.bsuperguru@yahoo.it o tel. 348 5173119

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