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Grecia, S&P: uscita da zona euro più probabile che no ma rischio contagio basso

Bandiere con la scritta 'No' in greco e bandiere greche, durante una manifestazione davanti al Parlamento ad Atene. REUTERS/Yannis Behrakis

LONDRA (Reuters) - Il giorno dopo la schiacciante vittoria del fronte del 'no' al referendum in Grecia, Standard and Poor's ha detto che l'uscita di Atene dalla zona euro è uno scenario che è più probabile che si materializzi che no.

In un'intervista a Reuters, l'analista di S&P Moritz Kraemer ha spiegato che il risultato del voto ha ridotto il margine di manovra sia della Grecia che della zona euro nelle negoziazioni sul debito.

"Riteniamo che la 'Grexit' sia uno scenario che è più probabile che avvenga che no perché è difficile per (il premier greco Alexis) Tsipras tornare al tavolo dopo una tal vittoria", sintetizza Kraemer.

L'analista però, non si aspetta alcun impatto sul rating di altri Paesi della zona euro con un debito elevato. In media le perdite legate alla Grecia per ciascuno degli altri 18 Paesi membri possono raggiungere fino a un massimo del 3-4% del Pil, perdite però che si potranno diluire nel corso di decenni.

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Sempre parlando di impatto sul rating, Kraemer ha detto che lo stesso avverrà per altri Paesi non appartenti alla zona euro ma vicini alla Grecia come Bulgaria, Albania o Macedonia.

"Le nostre aspettative per ora sono che non ci sarà un intervento diretto sul rating in Paesi dell'Europa sud-orientale", ha aggiunto.

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