Pininfarina, colloqui con indiana Mahindra per cessione
di Stefano Rebaudo e Pamela Barbaglia
MILANO/LONDRA (Reuters) - Pininfarina ha in corso colloqui con il produttore indiano Mahindra & Mahindra per la cessione della quota di maggioranza, dicono due fonti vicine alla vicenda.
Dopo Pirelli, destinata a finire sotto il controllo dei cinesi di ChemChina, potrebbe quindi essere acquistato da un gruppo asiatico un altro marchio storico italiano, che, a differenza del colosso degli pneumatici, ha però un piccolo fatturato e una non facile situazione debitoria.
Una delle fonti interpellate parla di colloqui in fase avanzata, un'altra di colloqui ancora interlocutori.
Finora Pininfarina e Mahindra non hanno rilasciato commenti.
L'azienda italiana, fondata nel 1930, svolge le sue attività nell'ambito del design (Ferrari) e della progettazione e realizzazione di vetture in serie molto limitate.
Il gruppo capitalizza circa 120 milioni di euro e ha chiuso il 2014 con valore della produzione a 86,6 milioni (+8,5% sul 2013), un margine operativo di 7 milioni. Alla fine dello scorso anno aveva un debito verso gli enti creditizi di 104,8 milioni da 119,3 milioni del 2013.
Mahindra è invece un gruppo da 6 miliardi di dollari di fatturato, nei settori autoveicoli, delle attrezzature agricole, della tecnologia delle informazioni, dei servizi commerciali e finanziari, dello sviluppo delle infrastrutture.
Ha iniziato la sua attività nel 1945 realizzando veicoli fuoristrada su licenza ed è ora presente in diversi settori dell'automotive, dai Suv alle due ruote.
Mahindra Two Wheelers ha recentemente acquistato il 51% di Peugeot Motorcycle, gruppo PSA.
Le azioni Pininfarina hanno esteso il rialzo nel pomeriggio dopo la notizia Reuters sulle trattative arrivando a guadagnare il 21,5% a 4,958 euro, con scambi per 800.000 pezzi da una media giornaliera a 110.000 pezzi.
In mattinata il titolo aveva guadagnato fino al 13% circa sull'iniziale notizia lanciata da Bloomberg.