Ami tanto il tuo lavoro? Ecco il lato negativo che non ti aspetti
Se hai trovato un lavoro che apprezzi molto o che addirittura ami alla follia, puoi ritenerti fortunato. Oppure no?
Secondo una ricerca scientifica questo vantaggio che per molti può sembrare il paradiso rischia di trasformare il lavoro in un inferno, in quanto le altre persone (alias i colleghi o i superiori) possono sfruttarlo consapevolmente.
Lo studio, effettuato su 2400 differenti lavoratori in posizione manageriale, dimostra che spesso la passione dimostrata per la propria posizione lavorativa porta a lavorare gratuitamente senza paga, oppure a vedersi sovraccaricare di mansioni.
Diversi manager intervistati hanno ammesso che si sentono legittimati a caricare di lavoro chi si dimostra appassionato del mestiere, in modo da trarre vantaggio anche personale oltre che aziendale. Questo può tradursi in assegnare compiti nel weekend o nei giorni di vacanza, o di svolgere mansioni non previste.
Perché questo è sorprendente? In fondo, è capitato e capiterà sempre di vedere lavoratori oberati di mansioni più del dovuto. Ma normalmente ciò è dovuto alle capacità e alle disponibilità dell'individuo, e non alla sincera passione per il proprio mestiere.
In molti casi il dipendente a cui vengono assegnati più compiti non si lamenta nemmeno e fatica ad accorgersi di una situazione svantaggiosa. Concorrono due elementi psicologici, secondo l'analisi: le persone si sentono premiate per il maggior lavoro assegnato a loro e non ad altri; spesso queste stesse persone si propongono di fare altri lavori rispetto a quello sulla base contrattuale, tirandosi sui piedi tutte le zappe possibili - in assenza di adeguamento di stipendio.
I ricercatori concludono: essere appassionati per il proprio lavoro porta indubbi benefici, mentre lo sfruttamento del lavoro è una pratica da condannare. Meglio dunque, per un dipendente appassionato, cercare di adeguare la propria paga o richiedere una modifica nelle mansioni di base per continuare ad alimentare la passione.
La faccenda è presto detta: se ami il tuo lavoro, ricordati di valutare quanto può significare in termini di tempo e di (veri) affetti.
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