Banche, Abi: costo dipendente in Italia 17% più alto che in Europa
ROMA (Reuters) - Il peggioramento della crisi economica in Italia nel 2012 si è tradotto in una contrazione dell'occupazione nel settore bancario dell'1,7% nel biennio 2011-2012 e il costo medio per dipendente nelle banche italiane è del 17% più elevato rispetto ai competitor europei. Lo spiega l'Abi nel rapporto 2013 sul mercato del lavoro nell'industria finanziaria, presentato dal presidente Antonio Patuelli oggi a Roma. Basandosi su un campione di 129 gruppi bancari, l'analisi dell'Abi mostra un divario del 17% nel costo medio per dipendente, 75.000 euro per i gruppi bancari italiani e 64.000 euro dei gruppi bancari europei. Inoltre "il rapporto tra costo del lavoro e margine di intermediazione supera di circa 4,6 punti percentuali la media Ue (40,6% contro 36%), e sale fino a circa 7 punti percentuali nel confronto con la media dei 5 principali mercati europei - Francia, Germania, Olanda, Spagna e Uk - dove è pari a 33,2%", spiega il rapporto. La conseguenza è per l'Abi quella di dover rivedere il modello industriale sia attraverso una azione del governo con "misure dirette e indirette a sostegno del mercato bancario e della sua operatività", sia con il fatto che gli "interventi normativi, nazionali e internazionali, non siano penalizzanti, come è invece spesso accaduto in passato". All'interno dello stesso settore bancario, l'Abi ritiene che per recuperare redditività e produttività occorra semplificare le strutture produttive e organizzative, più flessibilità, riqualificazione professionale e mobilità, moderazione salariale e relazioni industriali adeguate. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia