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Bank Austria, Europa centro orientale è ancora motore crescita

VIENNA (Reuters) - Bank Austria, controllata di UniCredit, registra un andamento migliore delle attese in tutti i mercati dell'Europa centro orientale, che continuerà ad essere un motore di crescita. Lo ha detto il nuovo responsabile dell'area Cee Carlo Vivaldi, che ricopre anche il ruolo di vice amministratore delegato. "La sola banca in perdita nel 2014 è stata quella ucraina. Anche nel 2015 non può essere altrimenti. Tutte le altre banche sono profittevoli e direi che in questo momento hanno già una performance migliore delle attese, compresa la Russia", ha detto Vivaldi. Bank Austria, a differenza dei principali competitor Raffeisen Bank International e Erste Group, è stata l'unica a non ridurre la presenza nella regione, ed è aperta a valutare acquisizioni, anche se il focus rimane la crescita organica, ha sottolineato Vivaldi. Nel 2014 la Russia ha rappresentato per Bank Austria il singolo mercato più redditizio ma l'utile lordo, pari a 447 milioni di euro, ha visto un calo del 24% condizionato dalle sanzioni dell'Occidente verso Mosca. "In questo momento la Russia non è un paese in cui vogliamo investire ulteriormente, ma questo è un momento in cui vogliamo mantere e preservare il nostro investimento", ha detto Vivaldi. Il modello di business sul mercato russo è concentrato su pochi grandi clienti 'corporate' e singoli soggetti particolarmente facoltosi, proteggendo in gran parte la banca dai pesanti contraccolpi della crisi economica. In questa fase la strategia è volta a limitare l'attività di credito retail e favorire le aziende di maggiori dimensioni per cercare di migliorare l'efficienza. Sempre relativamente al business in Russia, le sofferenze sono state "più o meno stabili" negli ultimi mesi, ma il flusso di rientro degli impiegni, a livello di sistema bancario, inizia inizia a mostrare i primi ritardi a causa dell'aumento della disoccupazione, spiega Vivaldi. Il gruppo ha investito in Russia 480 milioni di euro sotto forma di prestiti subordinati per rafforzare i coefficienti patrimoniali indeboliti dalla svalutazione del rublo. Vivaldi ha aggiunto che i colloqui sulla vendita delle attività in Ucraina proseguono ma sono difficili. Non vede inoltre alcuna necessità immediata di rafforzare il capitale nelle attività in Turchia. Sul fronte greco il manager ha detto che una sua eventuale uscita dall'euro sarebbe una cattiva notizia sia per il paese che per l'intera Europa e i mercati in generale, ma il gruppo ha una esposizione limitata verso la Grecia. Alla domanda se Bank Austria avesse un piano di emergenza per l'eventuale "Grexit", Vivaldi ha risposto: "Ci potrebbe essere pressione sulla liquidità. Su questo fronte abbiamo un atteggiamento conservativo per tutte le banche (del gruppo).... pensiamo di avere una situazione di liquidità che ci permetta di assorbire gli urti, quindi per noi il piano di emergenza è quello di essere forte sul lato della liquidità". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia