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Bce, Visco: probabile acquisto bond greci da giugno con programma QE

Il numero uno di Bankitalia Ignazio Visco. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

ROMA (Reuters) - Nell'ambito del nuovo programma di 'quantitative easing' presentato ieri, la Banca centrale europea potrebbe iniziare a comprare bond greci da giugno. Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. "Abbiamo discusso quando iniziare l'acquisto dei diversi tipi di titoli sovrani nei diversi Paesi. Per quanto riguarda la Grecia, penso sarà possibile, date le limitazioni sulle emissioni e sugli emittenti, che si possa fare a giugno", spiega in una intervista a 'Bloomberg tv' a margine del World Economic Forum di Davos. Domenica si svolgono le elezioni politiche greche. Mario Draghi ha annunciato ieri che a partire da marzo Francoforte acquisterà titoli pubblici e privati per 60 miliardi di euro al mese fino alla fine di settembre 2016, garantendo in ogni caso che gli acquisti proseguiranno "fino a che non si osservi un sostenibile aggiustamento del sentiero d'inflazione". Il capo di Bankitalia ha detto di "non essere preoccupato" per i rischi a carico delle banche centrali a garanzia degli acquisti e ha ribadito che qualora il programma non sia sufficiente per tornare intorno al target di inflazione del 2%, previsto dal mandato della Bce, si potrà andare avanti "senza limiti" temporali. Gli acquisti avverranno sulla base delle quote dei singoli paesi nell'azionariato Bce e andranno su tutte le scadenze fino al 30 anni, includeranno anche i titoli legati all'inflazione e riguarderanno titoli 'investment grade'. A chi invece ancora riceve il sostegno dei creditori internazionali - Atene e Nicosia - saranno chiesti "ulteriori requisiti". La parte di rischio che verrà accentrata in capo alla Bce è pari al 20%; la quota restante sarà in capo alle banche centrali nazionali. "Sul tema della condivisione dei rischi io mi sono espresso pubblicamente quindi tutti sanno cosa penso, ma alla fine dobbiamo condividerli perché siamo una unione e dobbiamo avere fiducia e costruire fiducia. Ma c'è anche un'altra questione e cioè che non siamo una unione fiscale e questo, nella mente di qualcuno, ha costituito una condizione importante", ha detto Visco. "Allo stesso tempo non sono preoccupato per i rischi a carico delle banche centrali perché alla fine li copriremo, abbiamo asset sufficienti per farlo". Visco ha aggiunto che il programma QE è "un buon punto di partenza" ma, riferendosi al fatto che viene definito misura non convenzionale, ha notato: "cosa c'è di più convenzionale che la creazione di moneta per una banca centrale?". In merito al decreto del governo italiano sulle banche popolari, il governatore ha detto che questi istituti "devono migliorare la governance, la trasparenza e le modalità di sostegno all'economia". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia