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Benzina, in Italia la più cara d’Europa

Una pompa di benzina, lo scorso 13 febbraio. REUTERS/Marco Bello
Una pompa di benzina, lo scorso 13 febbraio. REUTERS/Marco Bello

D’estate quando ci si mette al volante per andare in vacanza, la benzina costa sempre troppo. Ieri il prezzo medio era di 1,432 euro al litro, 1,272 per il diesel. In Europa un litro di verde si paga di più solo in Olanda (1,4510 euro al litro) e Danimarca (1,4438). Pochi centseimi in più. Il prezzo più alto per un litro di benzina si toccò nel 2012: quasi 2 euro al litro. Il barile di petrolio, però, all’epoca costava 115 dollari, oggi neanche 45. Perché allora la benzina costa ancora così tanto?

Domanda retorica perché la risposta è semplice: per le tasse. Il prezzo del barile, in quattro anni, si è più che dimezzato, ma il costo al distributore è calato di circa il 20 per cento. Il 69 per cento del prezzo della benzina se ne va in tasse. Per il gasolio il 66 per cento, mica poco. E la sfliza di balzelli che ancora oggi paghiamo è piuttosto datata: guerra d’Etiopia (1935), terremoti e disastri naturali vari, tra cui il terremoto dell’Emilia del 2012, e il Salva Italia del governo Monti del 2011. La storia è semplice e ripetitiva: quando il governo ha bisogno di soldi, aumenta il prezzo della benzina e delle sigarette. Adesso, se è vero che uno volendo può smettere di fumare, la faccenda dei carburanti è un po’ diversa.

In Italia i carburanti costano l’11,9 per cento in più che nel resto di Eurolandia. C’è anche da considerare che l’iper tassazione della benzina è un fatto comune a tutta Europa, ma nei confini italici è più alta. Paghiamo il 10,4 per cento in più rispetto alla Germania, il 12,6 in più della Francia, il 20,7 in più della Slovenia e il +30,4 per cento nei confronti dell’Austria. La relazione 2016 dell'Unione petrolifera stima che le entrate dalle accise su oli minerali, energia elettrica e gas naturale nel corso del 2015, in Italia, si sono attestate a 31,3 miliardi di euro.