Yahoo Finanza Bere un caffè al computer. Nasce l’app che aiuta chi deve lavorare fuori casa
di Fabrizio Arnhold
L’Italia ha il maggior numero di liberi professionisti d’Europa. Secondo l’ultimo Rapporto 2017 sulle professioni in Italia, curato dall’Osservatorio libere professioni di Confprofessioni, solo quelli iscritti a un albo professionale superano la quota di 1,4 milioni e costituiscono il 5 per cento della forza lavoro. Lavorano in mobilità e può capitare che debbano preparare una presentazione o fare una call prima di un appuntamento. Oggi la caffetteria dove poter lavorare è a portata di app.
Si chiama Smartplace, disponibile su iOS, a breve su Android, e fa una cosa molto semplice: aiuta freelance e smart worker a trovare un posto per lavorare, con la certezza di una connessione wifi e di avere un tavolo prenotato. Nasce dall’idea di Riccardo Suardi, 24 anni, che ha trovato una soluzione per la sua necessità di lavorare fuori casa, quando era un freelance.
Come è nato Smartplace?
“Tutto è cominciato quando studiavo all’università e avevo bisogno di trovare un posto in cui studiare a lavorare, facevo il graphic designer. Le biblioteche pubbliche erano troppo affollate, in università e a casa diminuiva la produttività”.
La missione è quella di trovare posti “smart” ma con caratteristiche ben precise: caffetterie con un ambiente ricercato e accogliente, dotato di una connessione wifi e con prodotti gastronomici di qualità.
Come funziona Smartplace?
“E’ un servizio pensato principalmente per freelance e smart worker che hanno bisogno di un posto adatto a sviluppare un progetto, fare una skype call o preparare una presentazione in periodi di mobilità, lontano dall’ufficio o da casa”.
L’app ha una vesta grafica chiara, i locali selezionati compaiono sulla mappa, si può prenotare – gratuitamente – il proprio tavolo da una fino a quattro ore, per una e fino a quattro persone, con uno sconto del 10 per cento sulla consumazione.
Che differenza c’è tra uno “smart place” e uno spazio co-working?
“I locali che abbiamo selezionato non si sostituiscono ad un co-working dove, di solito, si paga una quota fissa al mese e si lavora sempre nella stessa sede. Gli smart place sono più flessibili e consentono di poter lavorare in più sedi, ossia in tutti i locali che hanno aderito al progetto”.
Le caffetterie che hanno aderito al momento del lancio, a Milano, sono 25. Con l’obiettivo di aumentare in poco tempo. “Siamo una start-up che vuole promuovere proprio la possibilità di lavorare in piena autonomia: con Smartplace ci siamo incontrati nel momento giusto”, racconta a Yahoo! Giuseppe Schettino, 39 anni, che da quattro mesi ha aperto Convivial, uno smart working place, in via Vespucci, tra i grattacieli di Porta Nuova, a Milano, prenotabile dall’applicazione. Atmosfera informale, il locale è accogliente e offre tutti i servizi necessari a chi deve organizzare un appuntamento di lavoro o un meeting, con una sala riunioni attrezzata per video conferenze.
Nei prossimi mesi, questi servizi si potranno prenotare direttamente dall’app Smartplace, con la versione premium a pagamento.
