Black Thursday: la maledizione del 19 ottobre 87 colpirà ancora?
30 anni fa il giorno che sconvolse i mercati. Oggi quegli stessi mercati stanno vivendo in una dimensione tutta particolare. Le previsioni di Sante Pellegrino, trader indipendente.
S&P500
Il listino Usa si trova in una lunga fase di trend positivo dopo la rottura avvenuta ad agosto dei 2745 punti si è riportato al nuovo massimo guadagnando quasi 100 punti a 2.550-2.560. In questa fase, siamo oramai in laterale da qualche giorno ma soprattutto in ipercomprato quindi è necessario che l'S&P500 sconti un po' di questo ipercomprato e si appoggi su quelli che sono i supporti a 2.500 punti.2.550 punti. Perchè questo? Perchè così lo S&P500 potrebbe riprendere forza per poi dare un'ultima accelerata fino ada prile dell'anno prossimo.
Petrolio
Dopo una fase negativa il petrolio continua a mantenere un rialzo peò laterale. Infatti dopo il supporto a 45 dollari è rimbalzato ritrovando forza e ritornando a quella che è la resistenza a 52 dollari. Quindi c'è ancora questa fase di lateralità che costringe il petrolio a muoversi tra i 52 e i 45-46 dollari per barile, forte supporto che ha determinato più volte un rimbalzo fino ai 52. Solo la rottura del livello dei 52-55 dollari potrebbe far riaprire il trend positivo e dare il via alla risalita.
EUR/USD
L'euro dollaro si trova ancora debole rispetto alla valuta americana infatti è ritornato sui supporti fondamentali che sono 1.1680 - 1.17, zona forte di supporto per il dollaro futures, sona che dovrebbe essere difesa perchè altrimenti da 1,1730 potrebbe portarsi a 1,1680-1,16. Siamo in questo caso nella zona supportiva, in ipervenduto da un bel po' di tempo e quindi bisogna che l'euro reagisca per fare in modo che gli indici azionari possano stornare facendo tornare gli acquisti e i volumi proprio sulle azioni.
Dax
Gli indici europei, la cui ciclicità è diversa da quella statunitense, hanno più voglia di salire. Ecco allora che il Dax si trova, in ipercomprato, ad affrontare la sua resistenza che è 13.000-13.125, superata la quale potrebbe arrivare ai 13.250 in una prima fase e forse ai 13.500. Anche per il Dax però è necessaria una pausa di riflessione e quindi uno storno verso i supporti di 12.900 prima e poi 12.800 per poi scendere ai 12.700-12.600 per chiudere alcuni gap lasciati aperti. Se poi non ci fossero acquisti in questa zona, il Dax andrebbe a chiudere il gap lasciato aperto da settembre in area 12.250 punti.
Eurostoxx
L'indice europeo fronteggia quella che è la sua resistenza storica ai massimi di maggio 2017 ma soprattutto ai massimi del 2015 nella zona che va dai 3.600 (maggio 2017) e i 3.700 (2015). Perciò se dovesse superare questa zona, cosa fattibile visto che è appena entrato in ipercomprato, si potrebbe dirigere verso i 3.650-3.675 dopo. Caso contrario, potrebbe tornare a stornare e trovare il primo supporto a 3.575, il secondo supporto a 3.550 e successivamente 3.500 la cui rottura potrebbe far arrivare a 3.425. Quindi per quanto riguarda gli indici tedeschi c'è una difesa e forse anche una lateralità per quanto riguarda gli indici tedeschi mentre si registra una leggera distribuzione per quanto riguarda gli indici americani.
Bund
L'obbligazionario tedesco si trova a dover fronteggiare il roll over ovvero il cambio del futures da settembre a dicembre e che ha portato il bund a scendere in un primo momento fino a 163 poi ha disegnato un cup handle verso il supporto di 161, supporto fortissimo. Resistenza invece resta il superamento di 163-163,40 che potrebbe spingere il Bund a chiudere il gap fino a 165. Anche questa situazione di un Bund in salita potrebbe riallineare tutti mercati e nello specifico azionari che ritracciano, obbligazionari che salgono ed euro in ripresa sul dollaro.
Ftse Mib
Importante che vada subito a stornare per riuscire a far forza e quindi accumulare verso l'area di 22.000-21.700 chiudendo un gap lasciato aperto a settembre. A differenza degli altri indici mondiali, quello italiano è nella parte bassa della sua tendenza e quindi potrebbe invertire la tendenza e passare al negativo senza alcun problema. Ma anche se questa è una fase di recupero è necessario che stornino gli indici e le azioni per far sì che ci sia una nuova fase di riaccumulo.
ENEL (Londra: 0NRE.L - notizie)
Supporto fortissimo a 4,90 anche se la resistenza forte è quella di 5,25, punto dove si gioca la partita forte di Enel, resistenza per eccellenza. Un eventuale riacquisto dovrebbe essere considerato verso la parte bassa di 4,90.
Eni (Londra: 0N9S.L - notizie)
Supporto a 13,40 e resistenza forte ai 14 euro. La rottura di questo livello potrebbe spingere il titolo a 14,10-14,25 ed eventualmente chiudere il gap lasciato aperto a maggio a 14,65. Caso contrario una rottura dei 13,80 potrebbe spingere il titolo a 13,70 prima, 13,40 dopo per chiudere a loro volta altri gap aperti.
Generali (EUREX: 566030.EX - notizie)
Supporto fortissimo fissato a 15 euro che per il momento dovrebbe essere confermato anche perchè il titolo, attualmente in ipervenduto, non sembra intenzionato a superarlo. L'abbandono di area 15 euro potrebbe portare le azioni a chiudere il gap sui 14,90 e successivamente 14,60. Per vedere Generali, invece tornare a salire, la resistenza forte è quella dei 15,65: solo oltre questa soglia è possibile rivederlo salire.
Intesa
Forte resistenza a 2,95-3 euro, resistenza fortissima dove il titolo è stato molto distribuito. Un supporto altrettanto forte è quello che è stato toccato all'inizio di settembre a 2,80, supporto fortissimo il cui abbandono potrebbe portare il titolo a chiudere il secondo supporto lasciato aperto a giugno di 2,60
Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie)
Supporto fortissimo a 16,30 e resistenza altrettanto forte sui 17 euro. Non è riuscito il tentativo di chiudere un gap a 16,75 ma qualora ci riuscisse, partendo da questo si potrebbe arrivare a uno storno ulteriore verso i 15,80 e successivamente a 13,40 euro.
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