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Blackstone e Macquarie smentiscono cambiamenti in Aspi, ribadiscono impegno

Cartelli all'esterno della sede del Blackstone Group a New York.

MILANO (Reuters) - Blackstone e Macquarie hanno respinto come "completamente false" le indiscrezioni stampa riportate da La Stampa riguardanti possibili cambi di proprietà di Autostrade per l'Italia (Aspi), ribadendo il proprio impegno come investitori nel gestore autostradale.

Il quotidiano ha riportato che il mese scorso JP Morgan ha elaborato un piano per fondere Aspi con la concorrente Astm, una mossa che avrebbe il sostegno del gruppo Gavio, azionista di controllo di Astm.

Aspi è passata di mano lo scorso anno tramite un'operazione da 9,3 miliardi di euro con cui un consorzio, appoggiato dallo Stato, ha riacquistato il gruppo dalla famiglia Benetton.

La vendita ha posto fine a una controversia legale scatenata dal crollo del ponte Morandi, gestito da Aspi, nel 2018, che ha causato la morte di 43 persone.

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In seguito all'accordo del 2022, Aspi è controllata dal finanziatore statale Cdp con i fondi Blackstone e l'australiana Macquarie.

Negli ultimi mesi ci sono stati disaccordi tra gli azionisti dato che Cdp vorrebbe che una fetta maggiore degli utili di Aspi fosse reindirizzata al finanziamento di investimenti ma questo inciderebbe sui rendimenti previsti per Blackstone e Macquarie, secondo quanto riportato da due fonti vicine alla questione a Reuters.

Secondo il piano di JPMorgan citato dalla Stampa, Astm trasferirebbe le proprie attività ad Aspi, i cui azionisti sarebbero Cdp, Gavio Group e Blackstone.

Macquarie uscirebbe, insieme alla società di investimento Ardian, che attualmente possiede il 49,5% di Astm.

Smentendo la notizia, Macquarie ha detto di essere impegnata "nella realizzazione del programma di investimenti multimiliardari di Aspi".

Anche un portavoce di Blackstone, in una dichiarazione inviata via e-mail, ha affermato che la società di investimento statunitense è "entusiasta di sostenere la crescita futura di Aspi".

Gavio, Ardian, JP Morgan e Cdp non hanno commentato.

Il mese scorso il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha detto che un'offerta per Aspi sarebbe "di grande interesse".

I suoi commenti hanno fatto seguito a una notizia su una possibile offerta da parte del gruppo di costruzioni Dogliani, che aveva spinto fonti governative a respingere come "priva di fondamento" l'idea che potesse sostenere un'offerta del genere.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Claudia Cristoferi)