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Bond oggi: giornata nera. Crolla Tesla e calano Pdvsa e Mps

Tre storie distinte hanno causato debolezza sulle obbligazioni di Tesla, Pdvsa e Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) , enfatizzando un fenomeno di volatilità sui mercati presente da alcune settimane. In realtà a causarla è anche l’incertezza sulle politiche monetarie di Fed e Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , così come l’accentuarsi di “call” e richiami esercitati da alcuni emittenti. Le vicende di Tesla, Pdvsa e Mps hanno tuttavia origini differenti e richiedono un approfondimento, per capire se si traducono in occasioni per veloci puntate sui relativi bond.

Tesla in difficoltà ha bisogno di capitali freschi

Un drammatico incidente, che ha causato la morte del guidatore di un crossover Model X della società californiana, può determinare da solo il crollo in Borsa dell’azione e dell’obbligazione della società? La risposta è negativa e lo dimostra la debolezza in corso da oltre un mese. In realtà alcuni fondi sono passati su posizioni short, a seguito di notizie assai negative sui conti di Tesla, in passivo per oltre due miliardi di $. Moody’s intanto declassa la società da B2 a B3 (speculativo – alto rischio di insolvenza) e sentenzia che non ci sono prospettive di sopravvivenza già nel breve termine, salvo che si reperiscano capitali freschi per 2,9 miliardi di $. Ne consegue che l’obbligazione Tesla 5,3% scadenza 2025 (Isin USU8810LAA18 – quotata su Tlx) ieri ha perso ben il 6,1%, scendendo a 86,6 $, seppur con un forte attivismo del mercato: il “book” è sempre rimasto stretto, con volumi abbastanza significativi. Il rendimento è salito al 7,74%, balzando ai vertici degli high yield in $. La situazione appare complessa e un posizionamento sul bond è consigliabile – salvo per trading velocissimi – solo se si avranno segnali di nuovi capitali in entrata, eventualità di cui si parla da settimane.

La venezuelana Pdvsa pompa di meno

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La drammatica congiuntura del Paese sudamericano porta a valutazioni continuamente contraddittorie. A metà 2017 gli analisti specializzati sostenevano la maggiore forza delle obbligazioni di Pdvsa, società petrolifera di Stato, rispetto a quelle governative, poiché cassa forte della liquidità in entrata nelle tesorerie pubbliche. Oggi la valutazione si è invertita: il crollo della produzione petrolifera, le sanzioni internazionali e i rischi di contenziosi si abbattono soprattutto su Pdvsa. Le sue obbligazioni – salvo la 12,75% scadenza 2022 in $ (Isin USP7807HAM71) – restano così ampiamente sotto quota 30, smentendo il trend rialzista avviatosi a metà febbraio. La 6% scadenza 2024 (Isin USP7807HAT25) scende sui 26,5 $ e la 6% scadenza 2026 torna sui 26,2 $, perdendo in una sola seduta il 2,8%. Stessa situazione segnalata per Tesla: la fase speculativa si riaccende, con possibili ulteriori cali nelle prossime sedute, salvo che qualche notizia positiva dal fronte petrolifero risvegli speranze di aumento estrattivo, oggi poco probabili.

Per Mps le sofferenze non finiscono

Qui non è una questione di giornata. Le obbligazioni di Mps rimaste sul mercato penano da settimane. Il subordinato Tf 5,375% Ge28 Tier2 (Isin XS1752894292 – Mot – taglio 100.000 euro), emesso il 18/1/2018, si conferma illiquido, ma il prezzo ufficiale si ferma sui minimi dall’esordio, collocandosi a 94,35, con una breve storia fatta solo di tormenti. Lo dimostra la perdita di oltre sette punti da gennaio. E’ pur vero che su Tlx segna una quotazione più alta (a 95), confermando disallineamenti classici di situazioni di stress. Il problema maggiore consiste però nella scarsa liquidità generale delle emissioni della banca senese, effetto delle difficoltà dell’azione, compressa fra voci di un possibile aumento di capitale (smentito come illazione) e super perdite per il socio Stato, dell’ordine di oltre 3 miliardi di euro. In questo caso le obbligazioni non sono nemmeno trattabili da chi fa trading, confermando una situazione complicata che porterà presumibilmente a nuove ristrutturazioni.

Non c’è molto da aspettarsi

I tre fronti appaiono di difficile valutazione e il migliore consiglio è la sintesi di quanto già detto per ciascun caso: se non si è collocati su questi emittenti meglio astenersene; se si è collocati si seguano i book con continuità. Qualche occasione di vendita potrebbe sempre determinarsi.

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