Bond oggi: tassi variabili in $, attenzione alle trappole
Appare scontato l’aumento dei tassi da parte della Fed, che dovrebbe essere annunciato questa sera alle 20.00 (ora italiana), salvo imprevisti. Gli analisti prevedono un +0,25%, mentre appare impraticabile l’ipotesi avanzata qualche settimana fa di un +0,50%. E’ il momento allora di acquistare bond in $ a tasso variabile?
Fra tante insidie
In linea di massima sì, ma più per un effetto depressivo sui tassi fissi che per una convinta svolta a favore dei tv, in quanto la politica monetaria statunitense rimane avvolta in una nuvola di incertezze. Il problema sta però nel trovare l’emissione giusta, evitando i tranelli di molti bond specifici.
Cercate un titolo con aliquota fiscale 12,5%? Sul Mot ce ne sono vari, ma tutti con struttura o “step up” dai rendimenti miseri o variabili con tetto massimo. Il Birs (World Bank) 2026 – Isin XS1410230806 – ha per esempio un “cap” al 2,35%.
Cercate un titolo che quoti sotto la pari? Attenzione a quelli indicizzati Euribor – quindi all’euro - e non Libor, anomalia proposta da alcuni emittenti negli scorsi anni con evidenti scopi di ridurre i rischi a proprio carico. Li si ritrova sui 90 o anche sotto!
Cercate un titolo liquido? Pure da questo punto di vista la ricerca diventa complessa, poiché, in alcuni casi, gli “spread” di mercato si sono allargati in maniera anomala negli ultimi mesi, specialmente sul Mot. Due esempi: il General Electric Libor 3 mesi + 0,38% scadenza 2026 – Isin US36962GW752 – si trattava ieri a metà seduta su 97,86 in acquisto e 98,73 in vendita. Il JP Morgan 3 mesi Libor + 0,90% - Isin US46647PAD87 – si muoveva sempre ieri a metà seduta addirittura a 99,66 in acquisto e 102,42 in vendita. E si potrebbe proseguire.
Qualche proposta
Ma non tutto è così. Alcune obbligazioni presentano strutture adeguate e scambiano con regolarità. Questi alcuni esempi:
Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) - tasso misto con prima parte fissa al 6,50% per le cedole in pagamento il 13 luglio 2017 e 2018; poi tasso variabile indicizzato Libor 3 mesi con “floor” pari all'1,25%, per le restanti cedole fino a rimborso – scadenza 13/7/2026 – Isin XS1396632504 – importo 50 milioni Usd – taglio 1.000 Usd – quotava ieri 98,6 con “spread” denaro/lettera sui 50 punti base.
Banca Imi – tasso variabile indicizzato Libor 3 mesi +0,21% - scadenza 13/3/2019 – Isin IT0005001422 – importo 350 milioni Usd – taglio 2.000 Usd – quotava ieri 98,4 con “spread” denaro/lettera sui 40 punti base.
Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) – tasso misto con prima parte tasso fisso 4,2% per le cedole in pagamento fino all'11 aprile 2020; poi tasso variabile indicizzato Libor 3 mesi maggiorato di “spread” 0,25% fino a rimborso – scadenza 11/4/2026 – Isin XS1377769879 – importo 100 milioni Usd – taglio 1.000 Usd – quotava ieri 100,6 in acquisto e 100,64 in vendita.
Su Tlx segnaliamo invece:
Apple (Swiss: AAPL-EUR.SW - notizie) – tasso variabile indicizzato Libor + 0,30% - scadenza 6/5/2019 – Isin US037833AP55 – importo 1 miliardo Usd – taglio 2.000 Usd – quotava ieri 100,6 con “spread” di circa 10 punti base.
General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) – tasso variabile indicizzato Libor + 0,38% - scadenza 5/6/2026 – Isin US36962GW752 – importo 950 milioni Usd – taglio 1.000 Usd – ieri quotava 98,2 con “spread” di 20 punti base.
L’offerta quindi è ampia, ma attenzione a muoversi bene in un mercato talvolta insidioso.
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