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Borsa Milano annulla calo, corre oil, male lusso, auto, realizzi su B.Generali

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari recupera e annulla tutto il ribasso in una seduta piuttosto volatile, facendo leggermente meglio rispetto all'andamento delle altre borse europee.

A mantenere un clima di incertezza sui mercati i timori di escalation della guerra in Ucraina, che potrebbero avere pesanti ricadute per l'Italia e il resto dell'eurozona.

Sul fronte macro, è emerso che il Documento di Economia e Finanza del Tesoro prevede tre trimestri consecutivi in calo per l'economia italiana, mentre l'indice Pmi ha mostrato che l'attività manifatturiera nella zona euro è ulteriormente diminuita a settembre.

Intorno alle 12,55 l'indice FTSE Mib si muove stabile in netto recupero rispetto al minimo toccato nella prima parte della seduta a -1,4%. Volumi pari a circa 700 milioni di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Prosegue lo storno su Banca Generali a causa di prese di profitto (-4%) dopo il forte balzo di venerdì alimentato dalle indiscrezioni secondo cui la controllante Generali (-1,32%) starebbe valutando di cedere a Mediobanca (+0,79%) la società di asset management per finanziare un'acquisizione negli USA.

Brilla il comparto oil sulla scia del balzo del Brent, con Tenaris in rialzo del 6,6%, Eni del 2,5% Saipem che riduce la crescita a poco sotto il 2% sulle attese di un taglio alla produzione da parte dei paesi che aderiscono a Opec+. Forte anche Saras (+4,15%) sul balzo dei margini legati al prezzo della raffinazione petrolifera, e Gas Plus (+12,86%), titolo quest'ultimo molto sensibile al tema della produzione di gas a seguito dell'emergenza in atto.

Recuperano posizioni le banche, anche in ordine sparso: Unicredit guadagna lo 0,52%, Banco BPM (+1,97%) e Mps (+0,46%), mentre è piatta Intesa Sanpaolo. Secondo un rapporto di S&P, il sistema bancario dell’eurozona si manterrà redditizio, sia in uno scenario di stagnazione che di uno di recessione, grazie al solido avvio d'anno e all'aumento dei tassi d'interesse,

Male il settore del lusso, che risente degli scenari di recessione come tutti i ciclici: Ferragamo (-2,2%), Brunello Cucinelli (-3,7%), Moncler (-2,8%) e Tod's (-1,3%). Cede anche Campari in flessione del 2,9%.

Giù anche l'automotive che in Europa cede oltre l'1%: Stellantis arretra dello 0,8%, Cnh (-2%), Pirelli -1,25% e Ferrari (2,9%).

Ancora positiva Telecom, con una crescita di poco più dell'1%.

Fuori dal paniere principale, svetta Lazio con un balzo di oltre il 6% dopo la vittoria in campionato, mentre la Juve prosegue nella fase ribassista (-1,9%) dopo i risultati.

(Alvise Armellini, editing Stefano Bernabei)