BORSA MILANO perde oltre 2% dopo Fed, tiene Telecom Italia
MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in deciso ribasso dopo la decisione della Fed di lasciare i tassi invariati, che non sostiene un mercato prepoccupato per l'andamento dell'economia globale e che sembra aver bisogno di correggere dopo i recenti rialzi.
La borsa ha registrato un movimento di rimbalzo, dopo i crolli dovuti alla crisi cinese.
La Fed ieri ha motivato la decisione citando l'economia globale, la volatilità dei mercati e l'inflazione debole e ha lasciato la porta aperta a una modesta stretta entro l'anno.
L'indice FTSE Mib chiude in ribasso del 2,65%, l'Allshare dell'1,91%.
Volumi per circa 4,5 miliardi di euro, ma in presenza di scadenze tecniche.
Il benchmark europeo FTSEurofirst scende dell'1,9%.
PRYSMIAN è tra le peggiori dell'indice principale, dopo il taglio del giudizio di Goldman Sachs a 'neutral'.
Pesanti i bancari, con UNICREDIT e INTESA SANPAOLO che perdono oltre il 2%.
TELECOM ITALIA è uno dei pochi titoli in tenuta. Lo spread con le risparmio resta sopra quota 17 centesimi, dai minimi intorno 14-15 dei giorni scorsi. L'ordinaria é sostenuta probabilmente anche dalla necessità di allargare lo spread per arrivare alla conversione delle due categorie di azioni, mentre sulla risparmio c'è pressione in acquisto in vista dell'operazione.
TERNA e SNAM RETE, anticiclici per definizione, limitano i danni.
Balzo a doppia cifra per PIERREL. La società ha annunciato di aver ottenuto il via libera della Fda statunitense alla commercializzazione di un suo prodotto.
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