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Borsa Milano corregge, verso peggiore seduta da fine dicembre, giù banche, Juve, Mediaset

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO, 20 aprile (Reuters) - Piazza Affari corregge vistosamente quest'oggi, con l'indice Ftse Mib impostato per registrare la peggiore seduta dallo scorso 21 dicembre (-2,57%), in un contesto delle altre borse continentali in ritracciamento dopo gli ultimi massimi storici.

Giù anche gli indici di Wall Street con il focus che si sposta sulle trimestrali delle high tech.

Secondo un trader si tratta di una "correzione fisiologica dopo il recente ipercomprato", con una rotazione settoriale soprattutto a scapito dei bancari che avevano raggiunto alte valutazioni.

La pandemia e l'andamento della campagna vaccinale rimangono tuttavia al centro dell'attenzione degli investitori, dettando cautela sulla continuazione del rally per i mercati azionari.

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Le attese sono inoltre rivolta alla riunione della Bce di giovedì in una fase di particolare interesse del mercato sull'andamento dei rendimenti obbligazionari. Lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si muove poco sotto i 104 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Lettera diffusa un po' su tutti i settori. I bancari sono i principali protagonisti della correzione del listino milanese, con BPER in calo del 3,7% circa, seguito da Unicredit -4,8% e Banco Bpm -3,9%, tra le principali candidate all'atteso processo di consolidamento del settore.

Venduta anche Creval (-2,3%) a 11,95 euro, sotto il prezzo di 12,20 euro rilanciato da Credit Agricole - con possibilità di arrivare a 12,50 se le adesione supereranno il 90% - nell'Opa che ci conclude domani e che a ieri ha visto scarse adesioni.

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo il prezzo offerto da Credit Agricole "incorpora pienamente il valore di Creval su base stand-alone limitando il premio di takeover al 2-4%, nonostante le significative sinergie e il valore derivante dalla trasformazione delle DTA in crediti di imposta".

Sugli altri comparti Leonardo, in fondo al FTSE Mib, perde il 3,7% dopo i forti guadagni di ieri.

Le prese di profitto pesano in particolar modo sulla Juventus che perde oltre il 5% dopo l'exploit della vigilia a seguito dell'annuncio di un accordo con altri top club europei per la creazione di una nuova competizione calcistica europea, la Super League, che ha scatenato un intenso dibattito anche sul fronte politico oltre che su quello sportivo.

Collegato alla vicenda della Superlega, tra i titoli più esposti ad uno scenario che rimane incerto vi è Telecom Italia ITALIA (-2%) in virtù dell'accordo di distribuzione con Dazn che si è aggiudicata i diritti televisivi delle partite di serie A per le prossime tre stagioni, come ricorda un report di Intesa Sanpaolo.

Sbanda vistosamente Mediaset che perde il 5,4% circa dopo che il Tribunale di Milano ha riconosciuto al gruppo di Cologno Monzese un risarcimento inferiore alle attese nell'ambito della causa con Vivendi. Secondo Equita, "la decisione del tribunale di Milano è negativa considerate le richieste di danni di Mediaset (fra 730 milioni e oltre 3 miliardi) e quindi la società avrà una posizione meno vantaggiosa in un'eventuale negoziazione con Vivendi, che ci attendiamo sarà avviata nei prossimi mesi". Il broker ha ridotto il prezzo obiettivo del 10% a 2,22 euro.

In forte calo anche Maire Tecnimont (-5,1%), mentre sul fronte opposto spunti su Enav (+1,4%) dopo i risultati 2020 che vedono utili e ricavi 2020 in calo a causa dell'impatto del Covid sui trasporti e nessuna cedola, ma sostanzialmente in linea con le attese.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)