Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 1 hour 29 minutes
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    38.055,08
    +426,60 (+1,13%)
     
  • EUR/USD

    1,0728
    -0,0005 (-0,04%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.868,77
    +114,49 (+0,19%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.385,54
    +2,96 (+0,21%)
     
  • HANG SENG

    17.654,16
    +369,62 (+2,14%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

Borsa Milano chiude in calo, quinta seduta consecutiva negativa

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in lieve calo allungando la serie di ribassi, dopo il fallito tentativo di rally della mattinata sostenuto dalle ultime notizie sul fronte Brexit.

La decisione della Corte suprema britannica, secondo la quale il governo necessita dell'approvazione del parlamento per innescare il processo di uscita dall'Unione europea, è stato accolto positivamente dai mercati ma restano le tensioni sull'esito delle elezioni presidenziali americane.

"La confusione sui mercati rimane alta. Il rischio che i fronti elettoriali, quello americano e quello italiano (sul referendum costituzionale) vadano nelle direzione ritenuta dagli investitori sbagliata è forte", commenta un'operatrice.

** L'indice FTSE Mib perde lo 0,33% portando a cinque le sedute consecutive di cali con un ribasso cumulato del 5,8% circa. L'Allshare cede lo 0,3% a fronte di un marginale calo dell'indice europeo FTSEurofirst 300 dello 0,07%. Volumi sull'azionario milanese per 1,8 miliardi di euro.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

** Si sgonfia il rimbalzo dei bancari, con l'indice di riferimento che guadagna lo 0,34%, essenzialmente grazie al rialzo di INTESA SANPAOLO (+1,19%), unica tra le big del credito in terreno positivo.

** Tra i peggiori del comparto, UBI perde il 2,6%. L'istituto è al lavoro per arrivare ad un accordo sull'acquisizione di tre delle quattro good bank, operazione che potrebbe comportare un aumento di capitale. BPER perde l'1,25% e MPS lo 0,94%.

** Torna forte la pressione su CARIGE (-3%), alle prese con un nuovo confronto con la Bce sul piano di smaltimento degli Npl e che, secondo gli analisti, potrebbe portare alla necessità di un nuovo aumento di capitale. "Il rischio di dover ricorrere al mercato rimane molto elevato per Banca Carige dato che ha uno dei peggiori 'asset quality' tra le banche italiane e un alto requisito Srep per lo scorso anno, pari all'11,25%", commenta Banca Akros all'11,25%".

** Nei finanziari tonica AZIMUT (+1,7%) dopo la nuova acquisizione in Australia con la quale l'asset manager italiano raggiunge i 3,8 miliardi di dollari australiani (2,7 miliardi di euro) di masse totali nel paese.

** Debole ENI (-0,78%) tagliata da JPMorgan a 'underweight' da 'neutral', ben comprata SAIPEM (+0,54%).

** MEDIASET (-1,6%) rinnova i minimi da oltre due anni; EXOR è la peggiore del FTSE Mib con un calo del 2,7%,

** Tra i minori STEFANEL rimabalza del 19% all'indomani del tonfo di quasi il 40% dopo l'annuncio della presentazione della domanda di concordato preventivo.

** RENO DE MEDICI perde oltre il 9% dopo i dati sui nove mesi chiusi con un utile in deciso calo a 3,5 milioni da 10,1 milioni dello stesso periodo del 2015.