Borsa Milano rimbalza dopo crollo post-Brexit, recuperano finanziari

MILANO (Reuters) - Piazza Affari rialza un po' la testa, pesantemente abbassata dalla scoppola del referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.

Il tono di fondo, però, rimane negativo, sottolineano gli operatori, che non vedono, nei progressi odierni, nulla più di un rimbalzo fisiologico.

** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha guadagnato il 3,3%, restando comunque sui minimi dal febbraio scorso. L'AllShare è salito del 3,26% e il MidCap del 3,2%. Volumi per un controvalore di circa 3,7 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è avanzato del 2,28%.

** Letteralmente massacrate dalla Brexit, le banche hanno messo a segno un piccolo recupero: il paniere italiano è balzato del 3,18%. INTESA SANPAOLO (+4,77%) decisamente meglio di UNICREDIT (-1,52%), che ha virato in negativo nel finale.

** Segno più per UBI BANCA (+9,01%), MEDIOBANCA (+5,79%), POPOLARE MILANO (+5,61%), BANCO POPOLARE (+1,86%) e MONTEPASCHI (+1,68%), nonché, fuori dal paniere principale, BANCA FINNAT (+11,97%) e BANCA POPOLARE DI SONDRIO (+6,63%).

** In controtendenza POPOLARE EMILIA ROMAGNA (-2,37%), penalizzata dalla decisione di Goldman Sachs di tagliarne il target price.

** In denaro il risparmio gestito: FINECOBANK +6,45%, BANCA MEDIOLANUM +4,16%, POSTE ITALIANE +2,67%, AZIMUT +1,48% e, tra le mid cap, ANIMA +10,09%.

** Per il resto, spunti per LEONARDO FINMECCANICA (+7,04%), TELECOM ITALIA (+5,24%), EXOR (+4,89%) e TERNA (+4,59%).

** Al galoppo BRIOSCHI: +12,61%.

** Tra le small cap, ancora in evidenza DIGITAL BROS (+7,21%).

** Non si arresta la caduta di ITALIA INDEPENDENT GROUP (-13,61%), cominciata dopo l'annuncio di un aumento di capitale.

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