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Borsa Milano in calo su incertezza Grecia, finanziari misti, bene petroliferi

The Milan stock exchange building is seen in downtown Milan March 18, 2013. Italian and Spanish yields jumped on Monday while German yields hit 2013 lows, with investors viewing the euro zone's push for a levy on Cypriot bank savings in exchange for a bailout as a dangerous precedent. REUTERS/Alessandro Garofalo (ITALY - Tags: BUSINESS) - RTR3F5BQ

MILANO (Reuters) - Giornata di tensione a Piazza Affari, che interrompe la serie di quattro sedute di rialzi sulle incertezze per l'esito delle trattative tra Grecia e creditori internazionali.

La notizia diffusa a fine mattinata che i creditori non hanno accettato la proposta di Atene ha gelato i mercati che invece, negli ultimi giorni, avevano mostrato un chiaro ottimismo sull'accordo.

I colloqui per superare le divergenze non si sono comunque interrotti in vista dell'Eurogruppo di stasera e del vertice dei leader della zona euro a partire da domani; e il recupero delle borse nel resto della seduta mostra che c'è ancora fiducia sulla vicenda.

"La giornata di oggi è stata tutta incentrata sulla Grecia anche se l'attesa di novità concrete ha limitato i flussi", commenta un trader.

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"Dopo lo scivolone di stamattina sulla notizia che i creditori non avevano accettato le proposte del governo greco siamo comunque rimasti su livelli accettabili, segnale che c'è uno spiraglio per il raggiungimento di un accordo", aggiunge.

Il FTSE Mib chiude in calo dello 0,53% dopo un rally di oltre il 6% messo a segno nelle quattro sedute. L'Allshare cede lo 0,52% mentre il benchmark europeo FTSEurofirst 300 arretra dello 0,36%

Anche la borsa di Atene, che in giornata è arrivata a perdere fino al 4%, ha recuperato terreno per chiudere a -1,8% circa

A Milano il settore bancario è quello che più di altri ha risentito degli umori del mercato. I big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO chiudono in calo rispettivamente dell'1,17% e dello 0,82%.

A inizio giornata il via libera del governo al decreto sui crediti in sofferenza aveva messo in luce alcune titoli del settore considerati tra i maggiori beneficiari dei provvedimenti.

Tra questi BANCO POPOLARE che poi, sulla scia dell'indebolimento di tutto il mercato, ha chiuso a -0,13% e CREVAL che invece termina in rialzo dell'1,6%.

L'istituto valtellinese ha annunciato oggi la firma dell'aggiornamento annuale del programma "Emtb" che consentirà l'emissione di strumenti finanziari destinati ad investitori istituzionali fino a massimi 5 miliardi di euro.

Scende invece MPS (-2,04%) che pure è, secondo gli analisti, uno degli istituti che dovrebbero maggiormente beneficiare delle nuove norme e che in attesa del provvedimento era già molto salito nei giorni scorsi.

CARIGE pesante con -5,4% alla vigilia della chiusura dell'aumento di capitale. In controtendenza UBI guadagna mezzo punto percentuale.

"Le banche popolari sono sempre quelle più al centro dell'attenzione per l'atteso risiko bancario", ricorda un trader.

Tra i titoli più deboli, TELECOM ITALIA perde l'1,09% risentendo, sostiene un trader, dallo slittamento del decreto del governo sulla banda larga non inserito tra quelli esaminati dal consiglio dei ministri ieri.

Nel pomeriggio l'AD di Mediobanca, Alberto Nagel, ha detto che l'istituto non venderà all'imprenditore francese Vincent Bolloré l'1,6% di Telecom che possiede, quota che invece sarà ceduta sul mercato entro fine mese.

In calo anche i titoli del lusso come YOOX (-3,76%) e FERRAGAMO (-1,14%).

Acquisti su energetici e petroliferi in scia al positivo andamento del settore dell'Oil&Gas europeo. SAIPEM +1,39%, ENI +0,24%, TENARIS +0,71%.

Tra gli altri spunti positivi, in controtendenza con un mercato debole, AZIMUT sale dell'1,4% e MEDIASET dello 0,5%, quest'ultima grazie alle indicazioni positive fornite ieri dalla Rai sull'andamento della raccolta pubblicitaria che si riverberano anche sulle prospettive degli altri emittenti Tv. In luce anche Cairo Communication proprietaria della Tv La7, che avanza del 2,5%.