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Borsa Milano stabile, attende payroll Usa, forti Eni, Saipem con greggio, giù Trevi

La facciata della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove stabile e senza grandi scossoni con l'indice delle blue-chip FTSE Mib che si riporta nuovamente sopra quota 26.000 punti.

A fare da traino la chiusura positiva delle borse asiatiche stamani che interrompono così una serie di quattro bilanci settimanali in calo, grazie al recupero dei mercati cinesi alla ripresa dopo una lunga pausa per festività sulla scia del dato sul Pmi servizi.

I riflettori degli investitori sono comunque puntati sulla diffusione nel primo pomeriggio degli indicatori macro sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Le attese per il dato sugli occupati non agricoli, convergono sulla cifra di 500.000 nuovi posti di lavoro che, se confermata, sarebbe quasi il doppio dei 253.000 del mese precedente.

Il mercato ritiene che una lettura particolamente forte possa rivelarsi decisiva per spingere la Federal Reserve ad annunciare già il mese prossimo l'atteso 'tapering'.

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Intorno alle 9,40 l'indice FTSE Mib di Piazza Affari è in rialzo di un frazionale 0,15%.

Tra i titoli in evidenza:

In rally il comparto oil sulla scia del forte rialzo del prezzo del greggio che si muove a ridosso degli 83 dollari al barile. Molto forti SAIPEM che avanza del 2,3%, Tenaris (+1,4%) ed Eni che sale dell'1,4%. Quest'ultima ha ieri annunciato il via libera all'iter per l'Ipo del business che integra le attività retail gas&power e quelle delle rinnovabili (Eni R&R). "A trascinare il comparto è essenzialmente il balzo del prezzo della materia prima anche perché l'Ipo di Eni era già stata annunciata al mercato in primavera con previsione di realizzarla nel 2022", osserva un trader.

Prosegue il buon momento anche per Enel, in rialzo dell'1%, debole il resto del settore con Italgas piatta, Terna (-0,25%) e A2A (-0,6%) in lieve calo.

In deciso calo Stm (-2,3%) penalizzata, sottolinea un trader, dai risultati del produttore di chip di Taiwan Tsmc. Giù il comparto in Europa con una flessione dell'1,2%.

Infine, le banche proseguono nel recupero, con Intesa Sanpaolo e Unicredit in salita rispettivamente dello 0,2% e dell'1%.

Fuori dal paniere Trevi cede il 2,4% sulle indiscrezioni di ristrutturazione del debito entro la fine dell'anno. Tiscali balza del 4% dopo l'accordo di ristrutturazione con Intesa Sanpaolo e Banco Bpm sull'indebitamento senior del gruppo a medio e lungo termine.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)