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Borsa Milano in ribasso, male Moncler, Fca e Ubi, ok Buzzi

MILANO (Reuters) - MILANO, 3 maggio (Reuters) - Piazza Affari archivia in calo la seconda seduta del mese di maggio, ma non sembra che vi siano le premesse per un'inversione di tendenza rispetto ai primi quattro mesi dell'anno.

'Sell in may and go away', recita il motto finanziario. Allo stato, però, pare che, nonostante il rally che ha caratterizzato il periodo gennaio-aprile, gli investitori abbiano ancora voglia di comprare.

Da inizio anno il listino di Milano ha guadagnato il 10% circa. Ieri l'indice FTSE Mib si è spinto sino a 24.305,64 punti, nuovo massimo dal 21 ottobre 2009.

In un'analisi dedicata alla correlazione tra il balzo dei rendimenti dei treasuries e le borse, Joseph V. Amato, president and chief investment officer–equities di Neuberger Berman, scrive: "Siamo dell'avviso che l'attuale ciclo economico abbia ancora qualcosa da dire. Quando i mercati azionari diventano più nervosi, i treasuries comunque non attirano gli investitori in cerca di beni rifugio, evidenziando che vi è fiducia nelle sottostanti aspettative di crescita e inflazione. Questo conferma l'idea che i tassi possono salire un po’ prima di iniziare a frenare l'attività economica. In un simile contesto" prosegue Amato, "mercati più laterali sono comuni, in quanto gli investitori dedicano una parte degli sforzi a cercare di capire dove si trovi il livello di guardia dei tassi e se la recente crescita degli utili sia sostenibile o meno. Questo tiro alla fune tra utili e tassi è una gara che stiamo seguendo con estrema attenzione".

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** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso lo 0,83%, l'AllShare lo 0,74%, il MidCap lo 0,19% e lo Star lo 0,1%. Volumi per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è arretrato dello 0,73%.

** Le banche, come di consueto, hanno scandito il passo: il paniere ha terminato le contrattazioni in ribasso dell'1,19%. INTESA SANPAOLO (-0,49%) meglio di UNICREDIT (-1,78%). Male UBI BANCA (-2,36%), MEDIOBANCA (-1,72%), BPER BANCA (-1,66%) e BANCO BPM (-1,57%).

** MONCLER penalizzata (-3,95%) dalla decisione di Jefferies di tagliarne il rating.

** FERRARI, dopo una reazione iniziale negativa ai risultati del primo trimestre, ha invertito la direzione di marcia e chiuso poco variata (-0,09%). Segno meno per FIAT CHRYSLER (-2,32%) ed EXOR (-1,97%).

** In lettera PRYSMIAN (-2%), penalizzata dal dato sulle vendite del primo trimestre di Nexans.

** TIM sostanzialmente indifferente (-0,02%) alla vigilia dell'assemblea sul rinnovo del consiglio.

** Per il resto, segno più per TERNA (+0,42%) e BUZZI (+1,17%).

** Prese di beneficio su SALINI IMPREGILO: -8,47%.

** I risultati trimestrali hanno premiato AUTOSTRADE MERIDIONALI (+3,09%) e bocciato MAIRE TECNIMONT (-3,8%) e D'AMICO (-2,67%).

** Tra le small e mid cap, in evidenza TERNIENERGIA (+10,02%), POLIGRAFICI EDITORIALE (+7,31%), ACOTEL (+7,19%) ed EUROTECH (+5,24%). In direzione contraria GEDI (-4,26%) e BIESSE (-3,87%).