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Borsa Usa, futures in calo su tensioni in Medio Oriente, scivola Netflix

Operatori al lavoro al Nyse a New York

(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi perdono terreno in un panorama che vede prevalere l'avversione al rischio dopo le notizie di un'escalation del conflitto in Medio Oriente, mentre Netflix scivola negli scambi pre-market sulle previsioni di ricavi per il trimestre in corso inferiori alle stime.

Alle 11,40 italiane, i futures sul Dow Jones cedono 99 punti, o lo 0,27%, i futures sull'S&P 500 perdono 17,5 punti, o lo 0,33%, e i futures sul Nasdaq scivolano di 103,5 punti, o dello 0,6%.

Israele ha lanciato un attacco sul suolo iraniano questa mattina, hanno riferito fonti, in un botta e risposta tra i due Paesi che rischia di trascinare tutta la regione in un conflitto più profondo.

"L'intenzione non sembra quella di infliggere danni su larga scala, comprese le basi militari vicine, e di scatenare una vera e propria guerra interstatale, che continuiamo a considerare molto improbabile", si legge in una nota di Hasnain Malik, analista di Tellimer.

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L'indice di volatilità Cboe, noto anche come 'l'indicatore della paura' di Wall Street, è salito di 1,83 punti a 19,83, il livello più alto da oltre cinque mesi.

Netflix crolla del 6,3% nelle contrattazioni premarket dopo che il gruppo ha presentato previsioni poco brillanti per il secondo trimestre.

I titoli di altri fornitori di servizi di streaming come Walt Disney e Roku sono in ribasso rispettivamente dell'1,3% e dell'1,5%.

Ieri l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in calo per la quinta seduta consecutiva, penalizzati da dati economici e commenti di membri della Fed che sembrano indicare come improbabile una riduzione dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense nel prossimo futuro.

I banchieri centrali della Federal Reserve si sono allineati sull'idea di mantenere il costo del denaro al livello attuale forse fino a fine anno, visti i progressi lenti e irregolari dell'inflazione e l'economia statunitense ancora forte.

L'azionario questa settimana ne ha risentito, con gli investitori che hanno aggiustato le loro aspettative sull'entità del taglio dei tassi che la Fed farà quest'anno. Sia l'S&P 500 che il Dow Jones si apprestano a registrare il terzo calo settimanale consecutivo, mentre per il Nasdaq sarebbe la quarta perdita settimanale di fila.

I mercati monetari stanno ora prezzando circa 40 punti base di tagli da parte della banca centrale, in calo rispetto ai circa 150 punti base visti all'inizio del 2024, secondo i dati di Lseg.

Anche la maggior parte dei titoli megacap perde terreno, con Apple, Nvidia, Meta Platforms e Tesla in calo tra lo 0,4% e l'1,9%.

Paramount Global balza del 10,7% dopo che una fonte a conoscenza della situazione ha riferito a Reuters che Sony Pictures Entertainment e Apollo Global Management stanno discutendo la possibilità di presentare un'offerta congiunta per la società.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)