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Borsa Usa in ribasso, persistono timori per inflazione

Un cartello stradale di Wall Street a New York

(Reuters) - I principali indici azionari di Wall Street perdono terreno sulle preoccupazioni che un'inflazione persistente possa influenzare la tempistica dei primi tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, colpendo i titoli più sensibili ai tassi in vista della riunione della banca centrale della prossima settimana.

Intorno alle ore 15,30 italiane, il Dow Jones cede 102,16 punti, o lo 0,26%, a 38.806,44, lo S&P 500 scivola di 21,50 punti, o dello 0,42%, a 5.128,56, e il Nasdaq perde 124,72 punti, o lo 0,77%, a 15.986,77.

Ieri gli indici hanno chiuso in ribasso dopo che i dati sui prezzi alla produzione sono risultati superiori alle attese, aumentando i timori sull'inflazione e facendo salire il rendimento del titolo decennale ai massimi di due settimane.

La lettura preliminare dell'indice generale del sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan si è attestata a 76,5 questo mese, a fronte di una lettura finale di 76,9 a febbraio. Gli economisti interpellati da Reuters avevano previsto una lettura preliminare di 76,9.

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Otto degli 11 principali settori dell'S&P 500 scambiano in ribasso, con il settore tech in particolare in calo dell'1,4%.

Male la maggior parte dei titoli megacap, con Microsoft in calo dell'1,8%, mentre Nvidia avanza dello 0,06%.

Micron Technology, tuttavia, balza dell'1,9% dopo che il broker Citi ha alzato il target price a 150 dollari.

Adobe perde il 13,7% dopo aver previsto ricavi per il secondo trimestre inferiori alle stime degli analisti, a causa della forte concorrenza e della debolezza della domanda di foto, illustrazioni e video integrati con l'intelligenza artificiale.

Ulta Beauty cede il 7% dopo aver previsto un utile annuale inferiore alle stime di Wall Street, a causa degli elevati costi della catena di fornitura e dell'aumento delle promozioni che hanno danneggiato i margini.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)