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Borse con il freno a mano tirato in attesa dei dati Usa

Anche l'ultima seduta della settimana si è conclusa in positivo per la piazza azionaria nipponica che ha continuare a scalare posizioni. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,96%, sfondando la soglia dei 21.000 punti e spingendosi sui massimi degli ultimi 21 anni.
La debole conclusione di ieri a Wall Street non ha frenato lo shopping sulla Borsa giapponese che ha ignorato anche l'apprezzamento, comunque contenuto, dello yen nei confronti del dollaro.

Si muovono con cautela le Borse europee che dopo una partenza mista lasciano indietro il Ftse100, con un calo dello 0,17%, mentre il Cac40 e il Dax30 mostrano un frazionale rialzo dello 0,06% e dello 0,11%.
Quanto agli aggiornamenti macro, è stato diffuso in Germania il dato finale dell'inflazione che a settembre ha mostrato un frazionale rialzo dello 0,1%, in linea con la lettura precedente e con le attese degli analisti.
In Italia lo stesso dato ha evidenziato una variazione negativa dello 0,3%, anche in questo caso in linea con le previsioni del mercato.

In positivo Piazza Affari dove il Ftse Mib si spinge in direzione dei 22.450 punti, con un vantaggio dello 0,17%.

Ancora incerte le banche con Bper Banca in rosso dello 0,89%, seguito da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che scende dello 0,63% malgrado la conferma positiva di Equita SIM che ha ribadito il buy sul titolo dopo che un roadshow con il management ha confermato il ridotto profilo di rischio della banca e la solidità del business model.

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Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) cede lo 0,13%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) sale dello 0,12%, di pari passo con Banco BPM, il cui Cda martedì prossimo esaminerà le nuove offerte vincolanti di Covea e di Cattolica Assicurazioni, candidate a diventare il futuro partner assicurativo del gruppo bancario.
Ad avere la meglio nel settore è Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che mostra un progresso dello 0,77%.

In rosso dello 0,53% Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) nel giorno in cui dovrebbe arrivare dal Consiglio dei Ministri la proposta di esercizio del golden power su Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) .

Guadagna terreno Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) con un rialzo dell'1,79% sulla scia della promozione di Ubs (Londra: 0QNR.L - notizie) che ha rivisto il rating sul titolo da "sell" a "neutral", con un target price alzato da 2,95 a 3,15 euro.

Il deciso rialzo dei prezzi del petrolio, tornati questa mattina in area 51,5 dollari, favorisce i titoli del settore oil con Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) in ascesa dell'1,48%, seguito da ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che salgono rispettivamente dell'1,08% e dello 0,52%.

Sul fronte macro Usa oggi sarà reso noto il dato relativo all'inflazione di settembre che dovrebbe salire dello 0,4% in linea con la rilevazione precedente, mentre la versione "core" è è vista in salita dello 0,2%, anche in questo caso in linea con la lettura di agosto.

Per le vendite al dettaglio di settembre si prevede un rialzo dello 0,4% dopo il calo dello 0,2% precedente, mentre al netto della componente auto le stime anticipano una variazione positiva dello 0,3% contro lo 0,2% di agosto. Le scorte alle imprese di agosto dovrebbero salire dello 0,4% dallo 0,2% di luglio, mentre il dato preliminare della fiducia Michigan di ottobre dovrebbe attestarsi a 95,8 punti, dai 95,1 punti della versione definitiva di settembre.

Da segnalare un discorso di Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, oltre al quale parlerà anche Charles Evans, a capo della Fed di Chicago, Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas e Jerome Powell, membro del Board guidato dalla Yellen.

Sul versante societario da seguire Bank of America (Swiss: BAC-USD.SW - notizie) e Wells Fargo (Swiss: WFC-USD.SW - notizie) che alzeranno il velo sui numeri del terzo trimestre, per i quali si prevede un eps pari rispettivamente a 0,46 e a 1,03 dollari.

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