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Borse in calo in attesa dei dati Usa. Leonardo in rally a Milano

Il segno meno continua ad avere la meglio sulla piazza azionaria giapponese che oggi ha perso terreno per la sesta seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 ha terminato gli scambi con un rosso dell'1,57%, penalizzato dalla negativa performance di tutti i settori e in particolare di quello energetico, sulla scia dell'arretramento dei prezzi del petrolio.

Le vendite sull'azionario nipponico hanno trovato terreno fertile nell'ulteriore apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, mentre non è stato di alcun aiuto l'aggiornamento sul PIL del terzo trimestre che ha mostrato una variazione positiva dello 0,3%, in linea con le previsioni.

Sulla scia delle vendite che hanno colpito il listino nipponico e più in generale i mercati asiatici, si muovono in negativo anche le Borse europee che dopo una partenza in calo si confermano tutte in rosso. Il Ftse100 e il Cac40 si difendono meglio con un ribasso dello 0,48 e dello 0,4%, mentre il Dax30 arretra dello 0,95%.

Sul fronte macro l'unico dato di oggi in Europa è stato diffuso in Francia dove l'inflazione ad ottobre nella versione finale ha mostrato una variazione positiva dello 0,1%, in recupero rispetto al calo dello 0,2% precedente e in linea con le attese.

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Le vendite continuano a dominare la scena anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib scivola in area 22.100, con un ribasso dello 0,92%.
Tra le blue chips si segnala la forte correzione di Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che lascia sul parterre oltre il 5% del suo valore dopo che il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con utili in forte calo e ricavi sostanzialmente stabili, deludendo nel complesso le attese degli analisti.

Male STM che perde oltre il 2% e poco distante troviamo Fca con un calo dell'1,95% che trascina al ribasso anche Exor in flessione del'1,68%.

Non si ferma la caduta di Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che dopo l'affondo di ieri arretra di oltre il 2% penalizzato anche dalla contrazione dei prezzi del petrolio, ma soprattutto dall'uscita del titolo dall'indice Msci Global. Male anche gli altri due protagonisti del settore oil, Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) , che arretrano rispettivamente dell'1,38% e dell'1,34%.

In rosso i bancari con Banco BPM che scende dell'1,57%, seguito da Ubi banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) , Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , tutti in calo di oltre un punto percentuale, mentre Bper Banca e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) mostrano una contrazione dello 0,85% e dello 0,25%.

In netta controtendenza Leonardo che dopo il tracollo delle ultime sedute risale la china con un rally del 3,57%, beneficiando anche della promozione di Equita SIM che ha migliorato il giudizio sul titolo da "hold" a "buy", a fronte però di un prezzo obiettivo tagliato da 13,9 a 13,2 euro.

Segno più anche per Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che rimbalza dell'1,5% in vista di una possibile collaborazione con Open Fiber.
In positivo anche Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) che si apprezza di mezzo punto dopo che Banca IMI ha reiterato la raccomandazione "add" con un target price a 7,5 euro.

Sul fronte macro Usa oggi sarà diffuso l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma ben più rilevante sarà l'aggiornamento sull'inflazione che ad ottobre dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,1%, in frenata rispetto allo 0,5% precedente. Anche la versione "core" è vista in rialzo dello 0,1%, in linea con la lettura di settembre.

Per le vendite al dettaglio di ottobre si prevede un rialzo dello 0,1% rispetto all'1,6% del mese precedente, mentre al netto della componente auto si stima una variazione positiva dello 0,2% contro l'1% di settembre.
In agenda anche l'indice New York Empire State Manufacturing che a novembre dovrebbe calare da 30,2 a 26,3 punti, mentre le scorte delle imprese a settembre sono viste in positivo dello 0,2% rispetto allo 0,7% del mese precedente.
Da segnalare un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago.

Da seguire prima dell'avvio degli scambi a Wall Street la trimestrale di Target Corp. con un eps atteso pari a 0,86 dollari, mentre a mercati chiusi saranno resi noti i risultati degli ultimi tre mesi di Cisco Systems (Xetra: 878841 - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari a 0,6 dollari.

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